giovedì, febbraio 15, 2007

Dove andiamo in vacanza quest’anno?

A un certo punto, inesorabile, arriva il momento di parlare di vacanze. Di solito verso aprile, maggio, perché col bimbo ci si deve organizzare un po’ per tempo, se no poi diventa tutto più complicato e per niente rilassante.

Una volta non era così. Semplicemente, a metà luglio, si cercava una barca: già fatta, da riempire, col circolo velico, con altra gente, non importa, ma insomma più o meno andare in vacanza significava salpare. Ora no.

Insomma, un paio di giorni fa mio marito mi fa: “Che facciamo per le vacanze?”
Io: “Quali vacanze?”
Lui: “Quest’estate”
Io: “Ma siamo a febbraio”

Perché questa cosa delle vacanze a me un po’ mi sturba. Cioè: le vacanze dovrebbero essere un momento di relax e di rigenerazione, lo dice anche lo statuto dei lavoratori (non sto citando testualmente, quindi non c’è bisogno di mettere i puntini sulle i); però a patto che siano fatte come Dio comanda, perché se no diventano uno strazio. Per esempio due anni fa.

Due anni fa partiamo da Milano, io e Alberto e il piccolo, alla volta di Marina Romea, ridente località balneare vicino Ravenna, che la zia ottantenne di Alberto chiama Marina Dormea, e questo già mi avrebbe dovuto insospettire. Partiamo, ma non da soli, perché la mamma di Alberto si è appena rotta, in particolare si è rotta il bacino, e dunque non è il caso di lasciarla a casa sua in balia delle badanti, e visto che una delle figlie si è fatta il suo turno, è giusto che ora noi ci facciamo il nostro.

La casa è bella: una villa con uno splendido giardino con tanto di amache e barbecue, con le biciclette per andare in giro, e due bagni, e la lavatrice e la lavastoviglie (accessori da me massimamente apprezzati). Il mare, nonostante si trovi dove si trova, tutto sommato non è neanche malaccio, e comunque per il bimbo è un sogno: spiagge attrezzate, giochi, acqua bassa, insomma meglio di così. Per il resto, Marina Romea è davvero il paradiso dei dormiglioni: ci sono solo ville nella pineta, due bar, due pizzerie e i bagni tutti in fila lungo la litoranea. Non volendo scandalizzare mia suocera e traumatizzare mio figlio non mi sono suicidata seduta stante.

Arriviamo che c’è un bel sole. Compriamo un po’ di piadine per il pranzo e ci accomodiamo nel patio. Tempo di finire le piadine, si rannuvola. E comincia a piovere. E durante le nostre due settimane di vacanza smetterà solo per due mezze giornate, che coincidono con quelle in cui vediamo il mare. La temperatura, a ferragosto, è quella di un Capodanno in Calabria: col maglione si sta bene. Un paio di volte abbiamo anche acceso i termosifoni.

Ci raggiunge mia sorella, ansiosa di passare un periodo un po’ più lungo delle usuali 36 ore con il nipote. E così le nostre serate diventano molto più divertenti, in tre a chiacchierare o a leggere nel patio, invece che solo in due, visto che la nonna e il nipote a un certo punto si ritirano. Saggiamente, fra l’altro: perché quell’anno Marina Romea era infestata dalle zanzare. Tigre al mattino, normali la sera. Fameliche, assetate, assatanate, si ficcavano sotto i jeans le più piccole e pungevano attraverso le più grandi. Gabriele strillava e scappava per tutto il giardino, ridotto a una maschera inguardabile.

Quindi la giornata tipo era:
- sveglia alle 8 (mica perché siamo mattinieri, ma perché Gabriele a quell’ora ha fame)
- accensione di zampirone nel patio (operazione che si ripete più volte nel corso della giornata, unitamente allo spargimento di autan su ogni centimetro di pelle scoperta)
- colazione
- vestizione (jeans, t-shirt e maglione, il giorno più bello è stato quando ho trovato un pile in un armadio)
- lettura nel patio
- preparazione pranzo
- pranzo
- sonnellino
- lettura nel patio
- preparazione cena
- cena
- nanna per nonna e nipote, lettura per gli altri

Insomma, una bella roba.

Così, un paio di giorni fa, mio marito mi fa: “Che facciamo per le vacanze?”
Io: “Quali vacanze?”
Lui: “Quest’estate”
Io: “Ma siamo a febbraio”
Lui: “Sì, ma pensavo che potremmo sentire se è libera la casa di Marina Romea”
Io: “…”
Lui: “Beh, perché c’era cattivo tempo, se no…”
Io: “…”
Lui: “Potremmo invitare anche i nonni, qualche sera ci fanno da baby sitter…”
Io: “Sì”
Lui: “…”
Io: “E se invece andassimo a New York a vedere il concerto dei Police?”

10 commenti:

pOpale ha detto...

Fantastico post mi
hai fatto morir dal ridere, organizzare le vacanze è anche un mio incubo.Se andate al concerto dei Police ci vediamo sotto al palco a destra ;)

Giuliana ha detto...

grazie, Popale. il fatto è che è tutto vero!
spero di vederti sotto al palco :)

Chiara Trabella ha detto...

Omammasantissima, proprio il mio stesso incubo! Anche noi siamo in piena crisi "che facciamo per le vacanze": da un lato mi sembra che per Amelia sia bene andare al mare, dall'altro non possiamo allontanarci troppo sennò il viaggio con lei diventa un delirio, dall'altro ancora possiamo andar via solo ad agosto... Liguria? Forse una settimana nell'entroterra e una sulla costa.
E intanto io sogno un'isola greca... ;-)

Francesca Palmas ha detto...

E chi abita nell'isola che sicuramente tutti voi sognate x le vacanze estive e decide di volar via ad agosto per praga?
Sai quando lo deve decidere?ORA!!!
Anzi è anche un pò tardi...

Un bacio dalla Sardegna e dalla coniglia


P.S
Piacere mio di conoscerti ;)

Labelladdormentata ha detto...

Sigh, stesso problema nostro! Quest'anno io vorrei tanto tornare in Sardegna, spaparanzarmi in spiaggia al sole, e come unico movimento, delle belle ore passate in acqua ad infastidire stelle marine e polipi!
I figli hanno invece proposto Francia (Parigi), Spagna (tipo tour giapponese) e qualunquepostovabenepurchènonsiamare. Il marito vorrebbe fare non so quanti chilometri in macchina senza mai fermarsi, non importa in quale direzione. IO voglio solo dormire!

Anonimo ha detto...

E quando sarete tutti in ferie pensate a quelli che stanno lavorando per voi dietro i fuochi di una cucina.
Ma verrà novembre anche per noi.

Labelladdormentata ha detto...

Red chef, ogni volta che vengo nutrita bene, con un minimo di attenzione e cura, c'è sempre un pensiero di gratitudine verso chi il cibo l'ha preparato!

Anonimo ha detto...

Il mare fa bene ai bimbi....;-)

ruben ha detto...

Ottima idea: quoto per i Police! E i nonni potrebbero essere invitati a... custodire casa e nipotino!

Mi sono permessa di venire a curiosare nel tuo blog... Interessante! In questo periodo mi cade "a fagiuolo": la "giornata splendida" del mio blog era proprio perché avevo appena fatto l'ecografia... A buon intenditor poche parole!!!!!

Giuliana ha detto...

@red chef: ma certo che vi pensiamo! sai quando a un certo punto dici "adesso mollo tutto e apro un bagno in riviera"? beh, quello che fa desistere è proprio l'idea delle vacanze a nevembre...

@ la bella addormentata: ma i tuoi figli sono grandi, mica devi per forza fare la stessa cosa!

@ruben: allora ci vediamo anche con te sotto al palco :)
benvenuta!