mercoledì, marzo 28, 2007

Io sono una mamma che si impegna

La vita sociale che ruota attorno alla scuola mi fa orrore. Ecco, l’ho detto. Soprattutto quando, come ieri sera, torno a casa verso le 8 e la tata, con un’espressione della serie io-te-lo-dico-ma-tanto-so-già-che-non-te-ne-frega-niente mi ricorda, “nel caso mi fossi dimenticata”, che c’è una riunione dei genitori a scuola, alle 9 o alle 9.30, “non ricordo bene l’orario, ho pensato che tu avessi già preso nota”. Certo, come no. L’ho visto il cartello, mentre scongiuravo la bidella di farmi entrare (erano le 8.30 in punto, eccheccavolo), e trascinavo su per le scale il piccolino, l’ho visto, anzi no, l’ho appena registrato in qualche parte della mia testa che ha prontamente archiviato l’informazione tra le cose che sicuramente saranno da fare più avanti, tipo la prossima settimana. E invece, implacabile, la tata mi conferma che sull’orario non ci può giurare, ma la data, quella sì, è proprio il 27.

Prendo atto. Ok. Sono le 8, ho un’ora per decidere se andare o no. Cena, un po’ di Un posto al sole, poi mi vengono gli scrupoli. Non è possibile che io sia così disinteressata a questo genere di cose. È la vita di mio figlio, il suo percorso educativo. Ammetto anche che sono piuttosto stronza, visto che tali argomenti mi accendono anzichenò dal punto di vista politico. Per la riforma Moratti, per esempio, l’anno scorso mi sono responsabilmente indignata. E quindi? Ora ho il coraggio di starmene qui a finire di vedere una soap napoletana, mentre a qualche centinaio di metri da me si decide del futuro didattico di mio figlio? No, non posso. Mi vesto, saluto il pargolo, saluto il papà (che, va sottolineato, neanche per scherzo si è offerto di andarci lui) e parto.

Non essendo sicura sull’ora, faccio in modo di essere un po’ in ritardo se fosse stata alle 9 e un po’ in anticipo se fosse stata alle 9.30. Suono il campanello della scuola. Una mamma gentile viene ad aprirmi e mi fa entrare in una stanzetta dove ci sono 10 persone (solo un ometto) attorno a un tavolo. Mi scuso per il ritardo, dicendo che credevo fosse alle 9.30, e loro mi comunicano che era alle 8.30. Ah. Azz… C’è da dire che faccio pur sempre la mia porca figura, dal momento che sono l’undicesima su 200.

Si sta discutendo dell’acquisto di una casetta per il giardino, ma la discussione è praticamente finita. Si passa alle magliette da vendere alla festa dell’estate. Si contatta una mamma dotata di fornitore, le si chiede un preventivo.

Prossimo punto all’ordine del giorno: le foto. Che io non ci credevo all’inizio, ma insomma le cose stanno così: si è verificato che genitori troppo zelanti nell’attività di registrare le performance dei loro pargoli in occasione di recite et similia, in più di un’occasione siano arrivati alle mani. Non ci posso credere. Davanti ai bambini accecati e spaventati dai flash che neanche la notte degli Oscar. “Sì sì, botte. E infatti una maestra che ora non c’è più aveva vietato le feste con i genitori, per un paio di anni. Questo è esagerato, però dobbiamo fare in modo che non si ripetano situazioni imbarazzanti. Come a Natale, quando c’erano tutti i bimbi che cantavano di pace e bontà e intanto due papà si spintonavano proprio davanti al palco, e gli altri sgomitavano e facevano un casino…”

Chiaro. Proposte? “Vietiamo di fare foto e riprese. Se ne occuperà un professionista, un genitore, tanto ci sono diversi genitori fotografi, e poi le foto si potranno prenotare e acquistare”. Ovviamente la proposta apre un dibattito che potrebbe essere senza fine, se la sua promotrice non si ricordasse all’improvviso che deve proprio andare.

Rimaniamo in sei. Ci accordiamo su una soluzione di compromesso e di buon senso (dei genitori): suggeriamo di non fare foto e riprese, e le foto (che sarebbe comunque difficile distribuire, visto che a giugno molti bimbi vanno via) le mettiamo su Internet, in un sito protetto da password, che si terrà su solo per un paio di settimane, e chi vorrà potrà scaricarsele. I presenti sono profondamente analogici. Sanno che Internet esiste e che probabilmente una cosa del genere è possibile, dopodichè nient’altro. Mi offro io. Posso aprire il sito (o quello che sarà), gestire il caricamento delle foto, chiudere il sito alla fine del periodo stabilito. Problema: la sicurezza. Sarà sicuro mettere foto di bambini in Internet? No, ovviamente non lo è, ma se il sito è protetto da password? Sì, lo è di più, certo la password potrebbe anche girare, e allora saremmo punto e daccapo.

Immersa in questi pensieri torno a casa ed espongo la cosa a mio marito, che è assolutamente contrario. E allora? Come si fa?

Riepilogo il problema, e vi chiedo aiuto:
- All’inizio di giugno si farà la festa della scuola
- Per motivi di ordine pubblico, è consigliabile che le foto e le riprese vengano effettuate da professionisti e non dai singoli genitori dei bambini
- I genitori devono poi poter avere le foto, in qualunque formato, ma bisogna tener conto che molti di loro partono subito dopo la festa, e il lavoro di raccolta degli ordini e successiva stampa delle foto prenderebbe troppo tempo (probabilmente le foto sarebbero distribuite solo a settembre)
- Si è ipotizzato di metterle su un sito protetto da password, ma non siamo certi che sia sicuro.

Suggerimenti?

14 commenti:

ruben ha detto...

A- Un genitore o un volontario fa le foto e le mette su un cd. E chi vorrà comprarsi il cd verrà a scuola con qualche soldino prestabilito da chi farà il lavoro di masterizzazione (che riterrei il caso di retribuire anche quello)

B- Se ci fosse stato Grey's Anatomy, non so mica se ci sarei andata... ;-)

Giuliana ha detto...

ruben, c'era lost, che non riesce ad appassionarmi
quella del cd può essere un'opzione, salvo che va pagato, e quando si tratta di tirar fuori soldi sono sempre dolori (soprattutto se abbiamo vietato di fare foto in proprio...)
metto in archivio. grazie!

Francesca Palmas ha detto...

Chiamerei un fotografo professionista esterno no genitore. Fa le foto, poi chi vuole le foto va nello studio e sceglie quelle del figlio. Ci può andare quando vuole,anche a settembre tanto i fotografi tengono i provini molto a lungo o specificatamente gli si dice di tenerli molto a lungo. Vedrai che i genitori pagheranno per le foto, perchè saranno fatte molto bene e tutte dall'unica persona che può stare davanti...inoltre saranno loro a scegliere quante foto e in che formato...Noi ai saggi di danza facevamo così!Per il filmino ci dev'essere un numero minimo di genitori che lo comprino. Basta mettersi d'accordo e pagare prima un anticipo!
E' una soluzione che forse non tutti i genitori condividono ma elimina i litigi vicino alle piccole star e rende possibile avere foto anche tardi, tipo a settembre...Ma in fondo cosa succede anche se si hanno in ritardo???Meglio non avere lo stress al momento della recita!!!

Giuliana ha detto...

già, ieri sera, mentre se ne parlava, pensavo proprio ai saggi di danza e a quanto costano ai genitori fra costumi, foto e chi più ne ha più ne metta. il fatto è che qui, in una scuola pubblica, bisogna far fronte a situazioni che finchè non sei dentro non riesci a comprendere. ad esempio, per rimpinguare le casse, il consiglio dei genitori aveva proposto di chiedere a tutti un contributo di 2 euro all'inizio dell'anno. il direttore non ha voluto, perchè si aspettava già che molti dei genitori non sarebbero stati contenti. 2 euro! stessa cosa per le foto di carnevale, fatte dalle insegnanti. e vabbè che non erano professionali, ma costavano 1 euro l'una, e molti genitori non ne hanno voluto sapere.
credimi, se non avessi visto non ci crederei... (e dire che è un bel quartiere. il che dimostra che spesso non è tutt'oro quello che luccica)

Anonimo ha detto...

Fai finta che sia stato solo un sogno, e non andare più alle riunioni.

Francesca Palmas ha detto...

per 2 euro...Cavolo, devo diventare mamma per capire!!!E...si i saggi di danza sono carissimi e per le ballerine più grandi anche di più...Le bimbe possono risparmiare su pettinatura e trucco , alle grandi lo impongono per non parlare del fatto di offrire i biglietti agli amici....biglietti per un saggio di dilettanti del costo di 10 euro...si, capisco che non sia facile metter tutti d'accordo...

topozozo ha detto...

Scegliere un fotografo professionista costa ma mette soggezione e ripara da critiche indesiderate :-)
Bisognerebbe però riuscire a sancire a priori che la spesa sarà suddivisa in parti uguali tra tutti i genitori, a prescindere dalla partecipazione del pargolo alla festa o dall'interesse nella visione delle foto.

Per la distribuzione forse è meglio spedire le foto via e-mail agli interessati. Chi ha problemi di dimensioni della mailbox può facilmente ricorrere a Gmail o simili. Anche i meno tecnologici avranno almeno un parente, un amico o un vicino disposto a prestare la connettività sufficiente. Mal che vada ci sono i PC della scuola, no? ;-)

Anonimo ha detto...

prendersi a botte x fare foto ai figli era esperienza mancante nel mio libro nero di milanesi esauriti... e tant'e'... che dici, chiedo al mio 'fidanza' fotografo se viene a farvi un bel servizio pacifico e pacifista e poi acquistate da lui?
;-)

Giuliana ha detto...

maurice: devo ammettere che non ci avevo pensato, mi sembra fantastico, ma lo dici tu alla mia tata?

coniglia: ebbene sì, il tempo dei saggi di danza è assai lontano...

topozozo: in effetti mi sembra una soluzione più che sensata. l'unico dubbio è sul pagamento del fotografo... quanto ai PC della scuola... crasse risate!

valeria: lo so, questa mancava anche a me. sorry per il fidanzo, ma ho scoperto che la scuola è piena di genitori fotografi professionisti (mica solo perchè si prendono a botte significa che non sono professionisti, eh?)

pOpale ha detto...

Se la scuola vi mette a disposizione un computer potete far scaricare le foto lì, realizzate con una digitale da uno o più genitori. Gli interessati, chiedendo il permesso alla segreteria, potranno portarsi il proprio cd o la classica chiavetta per copiare le immagini. Così non hai problemi di mettere sul web i bambini. In bocca al lupo! :)

Anonimo ha detto...

Ma.... ma.... io trovo assurdo che i genitori vengano alle mani per fare una fotografia al pupo.
Io direi di non vietare nulla, di mettere comunque un professionista a fare foto o riprese che poi chi vuole potrà comprare.

Chi si azzuffa però, vedrà il figlio immediatamente espulso dalla scuola (che le colpe dei padri da sempre ricadono sui figli).
Dispiace per i pargoli, ma è l'unico modo per tenere a bada "gli adulti"

furtuna che nei saggi che organizziamo noi in palestra, ai quali pure partecipano centinaia di persone, non sono mai accadute cose così.

Anonimo ha detto...

Masterizzare le foto su CD e duplicare n CD secondo le richieste dei genitori?

Giuliana ha detto...

brigida, come sei dura! i bimbi no! che colpa ne hanno se i loro genitori sono vanitosi?

chiara, siamo sempre là, chi paga?

Anonimo ha detto...

Ma chi paga il fotografo o i CD? Perché a scuola di danza facciamo così: chi ha a casa un masterizzatore duplica il CD per gli altri (che gli portano in cambio un CD vergine o gli pagano il costo del CD usato).
Per il fotografo, invece, è tutta un'altra cosa...
Ciao
Chiara