martedì, marzo 06, 2007

Su e giù per il naviglio. In hovercraft

Salta fuori ieri su EPolis Milano (purtoppo per ora il sito offre solo il pdf scaricabile del numero del giorno), a firma di Thomas MacKinson, un interessante articolo su questa perla di città che ci troviamo ad abitare.

Salta fuori che:

[…] La Polizia Municipale - tra i vari mezzi - dispone anche di tre gommoni e due hovercraft. Sono le imbarcazioni sostenute da un cuscino d'aria e mosse da una o più eliche. Solitamente vengono impiegate nei grandi porti con funzioni di sicurezza e trasporto veloce. I due hovercraft alla milanese non è che possano andare chissà dove. Così si trovano a bagno al Parco delle cave […]

Che uno fa presto a chiedersi: “Capisco i gommoni (che già, non abitando a Venezia, richiedono un certo sforzo di immaginazione per un loro utilizzo sensato), ma perché la Polizia Municipale, con tutto il rispetto, dovrebbe usare degli hovercraft a Milano?”.
E però si sbaglia a pensar male, perché personalmente non riesco ad immaginare un mezzo più adatto a muoversi a zonzo per i Navigli, proprio quando si ricomincia a navigarli, per diletto. E se qualcuno cadesse dal battello? E se, poniamo, c’è da fare un inseguimento dal centro di Milano in direzione di Pavia alle 6 di sera? Come fai a muoverti, quando ci riesci ad acchiappare i malviventi, all’ora di punta? Impossibile? Ma no! Con l’hovercraft è un attimo. Ecco, magari sono un po’ sovradimensionati, però utili sono utili. Sì sì.
E poi vuoi mettere l’impatto? Una cosa che ricorderebbe, che so, il fantastico inseguimento attraverso i canali di Amsterdam in Amsterdamned. Altro che la banalità di una corsa sulla circonvalla. Ci pensi come si divertirebbero i bambini? Con ‘sti cosi enormi che volano sull’acqua e fanno i testacoda sulle chiuse per schivare le pantegane tuffatrici? Accidenti, roba da Mission Impossible, mica La Squadra!
Sai come deve essere stata bella la conferenza stampa di presentazione di questi gioiellini! Il sindaco Albertini con la fascia tricolore e l’assessore Manca (oggi presidente di Metroweb e consigliere comunale) che sorridono in macchina e varano i due bolidi marini… Chissà chi era la madrina? Letizia?

E comunque non finisce qua, perché lo shopping del Comune di Milano in questo momento di euforia (perché di ciò deve essersi trattato) è andato oltre. Per esempio, riporta sempre lo stesso articolo,

[…] Il consigliere Basilio Rizzo ricorda la vicenda delle motorette che dovevano servire a raccattare la cacca dei cani. Sono state messe a bilancio. Salvo scoprire che erano incompatibili con il codice della strada […]

Chissà se a tutta la combriccola sono stati tolti dei punti alla patente. È pur vero che alle cacche ci si fa l’abitudine. I bambini milanesi imparano a camminare meglio degli altri, perché si ricordano sempre di guardare dove mettono i piedi: in agguato c’è sempre un deposito, che finchè è di un barboncino sporca e puzza ma fa un danno limitato, ma se è di un alano i piccini sono spacciati. Si racconta di bimbi scomparsi mai più recuperati da queste simpatiche sabbie mobili metropolitane. C’è anche la versione Hagakure della cacca sul marciapiede, soprattutto in autunno: è la più insidiosa di tutte, perché si nasconde sotto una foglia secca e si manifesta solo quando ci sei dentro fino al polpaccio.

E, a proposito di viabilità:

[…] A Milano ci sono 70 km di strade da percorrere pedalando. Quaranta appositamente realizzati con costosi interventi. Ma i pochi percorsi realmente ciclabili possono finire contro un muro (è il caso della nuova pista che collega piazza del Cimitero di Greco alla Bicocca) oppure in un campo, come in via Novara, dove sali su un ponte appositamente realizzato e scendi tra margherite e zolle.
Non solo. Almeno 15 km di piste sono fatti di piccoli spezzoni che nessuno utilizza. Quanto ci sono costati? L'architetto Eugenio Galli è consulente tecnico di Fiab-Ciclobby: “Un chilometro di pista in media costa circa 100 mila euro” è il dato. Così un milione e mezzo di euro si sono volatilizzati e le auto continuano a congestionare Milano […]


Ma questa è storia. Tutti quelli che vanno in bici a Milano sanno di essere dei martiri. Al di là dell’ecologia del gesto, per la quale tutti ringraziamo, si beccano piste ciclabili fantasma e strade col pavé, che non sono esattamente una passeggiata di salute per il fondoschiena, binari del tram sempre pronti ad ingoiare le ruote delle bici da passeggio meno sofisticate, e naturalmente una quantità di smog e gas di scarico che allora tanto vale fumare due pacchetti di sigarette al giorno. Però il moto fa bene, eh!

Quindi, ecco, volevo rendere partecipe chi non è di Milano e chi, pur essendolo, si fosse perso questa chicca. Con tanti ringraziamenti a Thomas MacKinson.

7 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

Non sono mai stata a Milano, una mia amica ci vive e non è che le faccia tutti questi bei complimenti...Ma noi sardi siamo viziati,specialmente quando inizia un barlume di primavera e siamo già tutti in spiaggia in costume!!!

Invidia? Non esageriamo, le nostre magagne sono belle che visibili anche da noi, te lo assicuro ;)

pOpale ha detto...

Fantastico!!! Il Comune potrebbe rientrare di qualcosa facendo fare il giro dei navigli a tutta birra ai turisti, potrebbe essere come il pallone good year qui a roma nel periodo natalizio :)

Erik, il Vikingo ha detto...

Giuliana, non commento il tuo post, perchè credo ci sia un'emergenza.
Per favore vai a vedere:
http://dielleemme.splinder.com/post/
11238343

Credo sia il caso di dire qualcosa.

Anonimo ha detto...

davvero un blog interessante, complimenti.

Anonimo ha detto...

Eh si, deve essere come dici tu: si stanno preparando per il prossimo mission impossible.
Non tutti i mali vengono per nuocere però: Queste piccole note di colore forse servono ad una città universalmente conosciuta per il suo grigio ;)

Robba12 ha detto...

Io a Milano ci sto tutto il giorno e non credo che a confronto con le altre grandi città italiane sfiguri, anzi...certp c'è sempre da migliorare, ma tutto quel che c'è, non è poi così malaccio no?

Giuliana ha detto...

coniglia: invidia, sì, invidia

ale: sì, te li immagini i giapponesi a filare come pazzi verso pavia? :D

gabbiano: fatto. grazie della segnalazione

liborio: grazie e benvenuto!

brigida: secondo te di che colore sono gli hovercraft? ;)

captain's charisma: benvenuto! a dispetto di quanto possa sembrare, io non credo che milano sia malaccio. però che con la mia ICI si debbano pagare degli hovercraft, beh, questo mi fa girare leggermente le eliche!