Sabato pomeriggio mondanità: tavola rotonda su blog e sponsorizzazioni a Fa' la cosa giusta, la fiera del consumo etico. L'evento era promosso da Genitori Channel e Sisifo.
Io di questa cosa qua ne ho parlato fino a basta qui dentro. E però mi rendo conto che non basta mai, veramente. Solo che per un contorto giro di pensieri ho valutato che il punto più giusto in cui pubblicare il mio resoconto e le mie opinioni in merito a quanto detto sabato stessero meglio nel blog di TTV. Anche se io ho partecipato come Mamma in Corriera. Cioè, non solo, ma soprattutto (a volte ho dei seri problemi di identità, poi per fortuna mi passa subito).
Quindi qui sintetizzo moltissimo, e chi ne avesse voglia vada di là.
1. Non è una questione di etica...
Non ha senso dire a priori che accettare sponsorizzazioni sia etico oppure no. E quei blog che sono, per i loro editori, dei veri e propri lavori? Anche i blogger mangiano, e anche se sono blogger a tempo pieno.
2. ... Ma magari di etichetta
La cosa che veramente fa la differenza sono gli atteggiamenti delle aziende che coinvolgono le persone - nello specifico, le mamme. Se mi chiami "mamma Giuliana", se non sai che cosa è un blog, se non hai mai letto il mio blog e mi fai i complimenti, io ti rimbalzo. Ma mica per una questione etica, eh. Proprio perché ti stai comportando male, non stai tenendo conto del fatto che io in rete sono una persona, non la Sciura Maria che i pubblicitari ti hanno venduto come target del tuo spot.
3. E con le aziende non etiche come la mettiamo?
C'era anche Guglielmo tra i presenti, proprio il Guglielmo dei video Nesquik. Ecco, io mi sarei voluta alzare e sarei voluta andare ad abbracciarlo, Guglielmo. L'ho fatto alla fine, mentre avrei voluto durante.
Ho già espresso la mia opinione sui boicottaggi, ma qui il discorso è diverso. Se Nestlè produce contenuti di valore, devo rimbalzare anche lei? Io no. Non solo non la rimbalzo, ma sono anche contenta. Che proprio Nestlè abbia promosso questa cosa. Perché se oggi apre uno spiraglio, domani piano piano posso trasformarlo in una finestra. Oppure alla fine perdiamo tutti.
Che poi, trovatemi un'azienda "etica" che abbia voglia di mettersi in gioco alla stesso modo, e io sarò ben lieta di seguirla.
Ecco, in estrema sintesi.
C'era anche un hashtag, #avdblog - casomai aveste voglia di approfondire.
I credits: tra i presenti, Jolanda di Fattore Mamma e Filastrocche.it, Sara di Smamma, Luca Conti di Pandemia, Maddalena di Farmacia Serra Genova e suo figlio Gugliemo di Gullisc, Mamme Acrobate, Zio Burp, Barbara di Mamma Felice e Costanza di ITMom via chat (e altri che spero non si arrabbino).
I moderatori erano i nostri ospiti: Giuseppe Lanzi di Sisifo, e Barbara e Antonella di Genitori Channel, a cui vanno tutti i miei grazie!
5 commenti:
Cara Mamma Giuliana,
grazie a te... ;-)
anche io ogni tanto ho problemi di identità.
Su Nesquick pienamente d'accordo. E infatti su GC lo abbiamo rilanciato e lo rilanceremo consci delle polemiche.
Hai detto una cosa bella e che anche io credo verissima sabato "Abbiamo deciso di trattare le aziende come persone". Ed è quello che anche noi cerchiamo di fare. E' l'unico modo per provare a costruire un rapporto diverso.
Spiegami una cosa che non capisco (non vado nemmeno alle riunioni di categoria): ma tutta 'sta gente, come quelli dei barcamp, lo fa di professione o dove trova la voglia ed il tempo per andare di qua e di là?
Senza offesa.
@ Maurice, a te capita mai di andare ad un convegno o ad un incontro di formazione, o perchè un tema ti piace, o perchè è opportuno andarci perchè potrebbe nascerne qualcosa di utile professionalmente o umanamente o culturalmente? Ecco perchè la gente va.
Io sono andata per anni a convegni sulla nascita,dove c'erano medici e ostetriche, spendendo tempo (che non avevo) e denaro (quello almeno lo avevo!) perché x me era fondamentale: una laureate in economia e commercio che lavorava in un'azienda di telecomunicazioni....
Passione, lavoro, interessi, curiosità, amicizia, o anche x disponibilità di tempo... ognuno lo fa per una ragione diversa. Tu per chi o per cosa lo faresti?
Per Giuliana: alla fine tutto il polverone su Nestle' è stato sollevato da poco più di una persona, se ci pensi. Il punto poi e' che quella persona forse ha dato voce ad un'idea che anche altri hanno.
Comunque anche da parte mia, grazie a te di essere stata dei nostri!
@antonella mi hai chiamato "MAMMA GIULIANA???" ma io ti faccio la pelle! :D
per quanto riguarda le aziende, credo semplicemente che le occasioni di confronto, soprattutto nelle situazioni critiche, non debbano mai andare sprecate. se no invece che i comunicatori potevamo fare gli elettricisti, che in quel caso sì che avremmo avuto sempre ragione :)
@maurice diciamo che fa parte del mestiere di molti, per altri è un modo per essere sempre sul pezzo, per altri ancora semplicemente interesse. e poi uno se li sceglie, gli eventi a cui partecipare, eh? ti confesso però che se avessi il tempo mi muoverei moooolto più di così. per mestiere, per sapere, e anche perché semplicemente mi piace.
@barbara non trattarmi male maurice, che è un vecchio amico e ci capiamo molto bene :)
per quanto riguarda nesquik non sono preoccupata. credo davvero in questo progetto e lo sto portando avanti con passione e soddisfazione. e se qualcuno non è d'accordo, fa parte del gioco. non possiamo pensare di andare avanti per la nostra strada sottraendoci al confronto, ripeto. e accetto anche, ma non è questo il caso, di stare qualche volta dalla parte sbagliata, magari perché non me ne accorgo. l'importante è che io sappia di aver fatto tutto quello che è in mio potere per comprendere le situazioni che mi si presentano, invece di accettare acriticamente una posizione.
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