martedì, agosto 02, 2011

Sul sesso degli angeli (caduti)

Nello scorso post parlavo di un negozio di lingerie, riportando la straordinaria capacità della proprietaria di attribuire ad ogni donna una storia e di cercarle il “suo” capo di conseguenza. Maurice, con il quale c’è da anni una reciproca e bella frequentazione, ha lasciato questo commento, che mi ha fatto pensare:

Com'è relativo tutto. Se questo post l'avessi scritto io, sarei passato per il solito maschio sessuomane. Così va il mondo. […]

Sono convinta che Maurice abbia ragione, circa il fatto che sarebbe passato per il solito maschio sessuomane. E ho pensato a come le donne parlano (scrivono) di sesso. Anzi, a come non ne parlano.

Nei blog che leggo – e sono tanti – a meno che non si tratti di un tema portante (e allora però è un blog erotico), non si parla di sesso. Al massimo vi si allude di tanto in tanto. Con degli accorgimenti particolari.

1. Si parla di sesso con ironia
Questo è un fenomeno che affligge un sacco di blogger. Si può dire che tu non sia neanche un blogger, se non usi l’ironia. E per quanto io apprezzi molto questa virtù, rimango convinta del fatto che non sia obbligatoria. Cioè, non è che dobbiamo per forza mettere le faccine o buttarla in caciara quando parliamo di una cosa che non è né da faccina né da caciara.

2. Si parla di sesso delle mamme
Che è come parlare di sesso degli angeli, visto che notoriamente le mamme non fanno sesso. Le metafore abbondano: sparare sulla croce rossa, parlare di salute in ospedale, e vai così. Le mamme sono sdoganate dal parlarne perché va da sé che se si sono riprodotte almeno una volta hanno fatto sesso. E poi basta, però, si direbbe dalle loro testimonianze (anch’io ne ho parlato in questi termini, a suo tempo).

3. Si parla di sesso e si prova imbarazzo
Un’amica blogger ha pubblicato una volta un post molto divertente in cui raccontava che per fare sesso lei e suo marito una volta si sono presi un giorno di ferie. Siamo sempre nella sfera delle mamme, ma con qualcosa in più: la volontà di farlo – che non è banale. Ma vissuta con imbarazzo.

4. Si parla di sesso ma non ci si mette la faccia
E cioè: se ne parla nei cosiddetti magazine femminili, e lì sì che è tutto un florilegio di scuole di pensiero, esperienze – a volte un po’ border line – e siparietti di costume. Ma la giornalista, come dire, non ha una faccia.

Mi sono chiesta perché. Il sesso non fa forse parte della nostra vita come la famiglia, il lavoro, il cibo, le scarpe, per dire? C’è tutta una terra di mezzo tra il porno e l’ironia a tutti i costi, perché la viviamo ma non ne parliamo? Tra amiche si parla di sesso, magari in modo diverso da come se ne parla tra maschi, ma non è un argomento tabù, se c’è la giusta dose di confidenza. Perché nei blog no? Cioè, o si tratta esplicitamente di un blog erotico o niente, non pervenuto. Quella terra di mezzo è destinata a rimanere inesplorata. E un po’ mi dispiace. E però non saprei da dove cominciare. Anzi, non saprei neanche se cominciare.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Io ne parlo.
Purtroppo appartengo alla categoria mamma-che-ne-fa-poco ma ne parlo.
E non sono la sola.
Prova a guardare qua http://lavitasecondolapuff.blogspot.com/

monica - pontitibetani ha detto...

la butto giù come un pensiero ancora grezzo, sarà per questo che poi appare la deriva sessuofobica di questo periodo, in cui non sa capisce più quali siano le giusta battaglie contro le pubblicità che vendono corpi a pezzi, e inutilmente, e il timore che ogni gluteo sia il mostro.
dove è il confine tra piacere dei corpi e l'uso pericoloso che se ne fa. il mio timore è poi che sia l'anticipo di una fase repressiva in primis per le donne ... per il resto il tuo discorso è profondo e vero,e ho bisogno di pensarci .. grazie m.

Giuliana ha detto...

@mammachetesta: e sì, le mamme possono parlarne, per i motivi di cui sopra e che tu confermi. grazie della segnalazione

@pontitibetani: infatti, penso anch'io che l'affermazione del tabù porti all'espansione dei margini del discorso, se così si può dire. forse è un po' forte come affermazione, ma il fatto che le donne possano essere solo escort o mamme-angelo forse viene in parte da qui: dall'impossibilità/incapacità/ difficoltà di parlare di sesso come di una cosa normale, accidenti, normale. devo pensarci anch'io però.

Fabi ha detto...

Sai Giuliana che hai veramente ragione...anche io sono convinta che non è perchè si scrive su un blog che si deve per forza sempre essere simpatiche e ironiche e anzi, se leggi i miei ultimi post, di come mi sento in questo periodo e di alcuni problemi che ho con alcune persone,tutto sono tranne che ironica...è vero anche che di sesso o se ne parla ridendo tra mamme o niente...io per prima, anzichè scrivere che ultimamente in materia con mio marito le cose vanno decisamente meglio, visto che i figli, continuano ad assorbirci ma non più totalmente, mi sono limitata a scrivere che io e mio marito ci siamo ritrovati...sarebbe bello, confrontarci anche sul blog su un tema così importante e intimo...

Sara Zambrin ha detto...

Io ne parlo e i problemi principali che incontro, nei lettori, sono due: gli uomini pensano che allora sono una facile, le donne che sono una poco seria.

Poi certo, ho avuto la soddisfazione di veder uscire dal guscio amiche che hanno finalmente scoperto che con me potevano condividere alcuni discorsi.

Temo che siamo spesso proprio noi donne ad alimentare una mentalità che tanto contrastiamo.

Giuliana ha detto...

@sara: bellissimo, infatti, ti/vi ammiro molto. e sì, credo proprio che siamo noi donne ad alimentare questo silenzio.
ma magari è anche una questione di fasi evolutive personali, se così si può dire. credo molto nelle quarantenni, appunto, generazione alla quale appartengo con gioia e orgoglio. magari, chissà, qualche bacchettonismo riusciamo a spazzarlo via, hai visto mai?

Sara Zambrin ha detto...

@giuliana: in effetti sarebbe bello trovare una via di mezzo tra il bacchettonismo e lo scimmiottamento dilagante di Sex and the city :

Giuliana ha detto...

@sara infatti, è l'anello mancante. ma magari non mancherà ancora a lungo. cioè, mi piacerebbe, ecco.

Mammamsterdam ha detto...

Mi sembra però lapalissiano, se stai appresso ai blog, quando lo fai sesso? Per forza tocca essere ironiche.

Posso dire per esperienza che nel momento in cui il tuo blog cominica a essere un pelino di meno un mommy-blog e un pochino di più un altrecose-blog, potrebbe voler dire, mi raccomando, capitemi il condizionale, non sostengo, ipotizzo ma le prove non ce le ho, che forse chissà, in effetti, nevvero, la fase critica sta forse passando. Spero.

Perchè confermtemelo voi mamme-blogger: è una fase pure quella vero? VERO?

Maurice ha detto...

Tirato(mi) in ballo, non posso nascondermi.
Il discorso è lungo. Primo, il sesso esula dai contesti dei nostri blog (un po' meno dal mio, visto il connubio naturale tra cibo e sesso).
Poi c'è un discorso di privacy: potremmo anche parlarne apertamente ed in prima persona, ma rischieremmo molto, visto che è bene buttare sul web il meno possibile di dati personali.
C'è quindi l'aspetto sollevato da Sara, che contesto radicalmente, l'aspetto, non Sara: un uomo può parlare di sesso, ed è "normale", anzi ne guadagna (?) in prestigio, mister B insegna. Una donna, invece, che parla di sesso o lo pratica liberamente è considerata perlomeno una poco di buono, non solo dagli uomini ma anche dalle altre donne, Erica Jong insegna.
Se le donne hanno fatto grandi passi verso la parità, nel campo del sesso la distanza è ancora molta: pensa a come si comportano e si manifestano differentemente gay e lesbiche.
Ultimo punto di riflessione: tutta la normativa degli ultimi anni in materia di sesso (molestie, violenza, stalking, ecc.) se da una parte hanno giustamente posto degli argini, dall'altra hanno spinto il maschio a rinchiudersi nel suo guscio (E dalle macchine per noi/i complimenti dei playboy/ma non li sentiamo più/se c'è chi non ce li fa più).
Su tutto c'è sempre la cappa della nostra educazione cattolica.

P.S. - Potremmo fare tu ed io un blog a quattro mani su questi argomenti.

pOpale ha detto...

Mi piacerebbe parlarne di meno e farlo di più

Giuliana ha detto...

@mammasterdam è una fase, certo. tuttavia chi può dire quanto tempo durerà? e credimi, non c'entra niente con i cambiamenti di linea editoriale del blog. semplicemente arriva un giorno in cui ti rompi di parlare sempre delle stesse cose. (non so se è quello che volevi sentirti dire, eh?)

@maurice, guarda che Sara non dice che gli uomini possono parlarne, dice che gli uomini pensano delle donne che ne parlano eccetera. quanto al contesto, sai, io parlo un po' di tutto, quindi perché no. e però attenzione, una cosa è parlare di sesso, un altra essere uno stalker, non semplifichiamo una questione che invece è molto complicata. è quello che diceva monica più sopra: più alimenti il tabù, più crescono le paranoie, in un senso e nell'altro.
però se hai voglia di pensare a una cosa a quattro mani io ci sto, davvero :)

@popale, dai, non fare così!

Giuliana ha detto...

silvietta, sai cosa, invece? io ci ho pensato ancora, insieme a maurice questa volta, e da queste riflessioni incrociate è nato un blog a due voci, http://www.lettigemelli.it
vieni a trovarci e fammi sapere che cosa ne pensi :)

Luca and Sabrina ha detto...

E' vero, parlare di sesso fa sì, in un certo senso e ancora nel 2011, che chi ti legge ti guardi e ti immagini come una che ha dei grilli per la testa o che in qualche modo sia poco seria ed è assurdo. Sul nostro blog spesso abbiamo postato foto ma nemmeno erotiche, foto che Luca ed io ci scattiamo, in cui si vede un particolare come il decolletè o una coscia...abbiamo dovuto mettere la moderazione dei commenti perchè ogni tanto arrivavano commenti anonimi poco carini, scritti si capiva da donne. Frustrate, vorrei aggiungere.
Un bacione
Sabrina&Luca