Ieri ho fatto una dichiarazione scioccante: voglio cambiare la mia vita. E questa volta non mi limiterò a tagliarmi i capelli. Suppongo che dovrei affrontare la cosa con razionalità, e non lasciare che, come sempre, siano gli eventi a guidare questo delicato momento della mia esistenza.
Prima di tutto devo cambiare lavoro. Da tempo non mi diverto più, e sono successe cose, in questo posto, difficili da dimenticare: sono successe a me, a persone a me vicine, all'intera azienda. Quando siamo portati a pensare al passato ci distraiamo dal presente (questa è una citazione: Edna, la stilista dei supereroi, lo dice a Mr. Incredible quando lui le chiede un costume fatto in un certo modo), con tutto quello che ne consegue. E non è solo bisogno di cambiare aria, in realtà mi piacerebbe cambiare proprio lavoro, non azienda. Perchè andare in un altro posto come questo vuol dire tornare presto o tardi alla stessa minestra. Quindi qualcosa di più concreto, più umano, eventualmente anche meno cazzaro (o anche no...). Ritornerò su questo punto.
Poi devo cambiare l'organizzazione della famiglia. Basta che tutti mettono il casino e solo io lo tolgo di mezzo. Basta che tutte le esigenze sono più importanti delle mie, anche quelle della colf. Basta non uscire se non con il bambino (week end figuriamoci!), e passare le serate a farsi intontire dalla TV, come se non fossimo già abbastanza intontiti dal lavoro. Basta non uscire mai con le amiche.
Poi sto valutando anche se non sia il caso di cambiare città. Fuori da Milano (non intendo hinterland, che siamo punto e accapo, voglio dire proprio città città) si può avere una casa grande due volte la mia pagandola la metà, si può girare senza correre (senza che questo ti faccia sentire un fancazzista, eventualmente meridionale non ancora sdoganato), si può dire che hai un bambino senza essere considerata di volta in volta una perdente o un'eroina. Poi però mi dico che non potrei vivere lontano da qui, che anche se non partecipo quasi a niente per me è fondamentale sapere che ci sono tante cose. Che insomma in provincia forse mi sparerei dopo due settimane, in pratica appena finito il trasloco. Sarà perchè vengo dalla provincia, so che significa e col cavolo che c'ho voglia di tornarci!
Poi devo anche dimagrire.
Poi mi sa che sabato vado a tagliarmi i capelli.
3 commenti:
Progettati tutta, e poi vai tranquilla, con la tua famiglia; certamente non in un'altra metropoli, ma in un bel posto, dove tuo figlio possa crescere tranquillo sapendo che i polli sono zampettanti prima di essere incellophanati al supermercato, dove tu possa respirare le stagioni, facendo cose divertenti e nutrienti.
Magari anche un'altra città, ok, ma non Milano !
.)
ciao
chissà... mi fa veramente paura lasciare Milano. ciao!
quanto ti capisco e come condivido....
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