venerdì, gennaio 19, 2007

Congiuntivo mon amour

È ufficiale: mio figlio usa il congiuntivo. Correttamente. Il che non è poco in generale, lo è ancor meno in particolare trattandosi di una creatura di 3 (tre) anni il cui concetto di tempo – ieri, oggi, domani, sono ancora concetti assai relativi – è ancora avvolto in una foschia piuttosto fitta. E per il valore che ha per me il congiuntivo, considero questo evento un successo clamoroso come educatrice e il mio ego di mamma fa la ruota.

L’altro giorno mi chiama, io ero in un’altra stanza, e quindi gli rispondo semplicemente “Che c’è?” (più o meno, non che io sia sempre così laconica). Lui mi fa, tutto serio: “Mamma, ti ho chiamato perché tu venissi!”. La forma dell’eloquio è stata notata, io e mio marito ci siamo guardati in faccia con orgoglio, ma è stato solo un attimo.

Sere fa, invece, si stava discutendo del fatto che il suo ciuccio sia sparito. In realtà l’ho fatto sparire io, perché siamo ben oltre il limite, ma finora, nonostante vari tentativi, non sono mai riuscita a farlo smettere definitivamente (del resto è come smettere di fumare, hanno un bel dire gli altri che fa male, ma se tu non vuoi, non vuoi e basta). Adesso è capitato che un giorno lui sia uscito di casa con questo ciuccio scamazzatissimo al seguito, per cui, arrivati a scuola, me lo sono fatto dare per “essere sicuri di non perderlo”. La sera, a casa, ho colto al volo l’occasione per fare il grande passo: l’ho nascosto e gli ho detto che forse l’aveva dimenticato a scuola. Lui ha protestato dicendo che no, a scuola non poteva essere, perché l’aveva dato a me, e quindi doveva essere o nella mia borsa o in cucina. Io ho insistito che proprio no, non lo sapevo che fine avesse fatto ‘sto coso. Lui se n’è fatto una ragione.
La sera dopo, stessa scena, questa volta col padre. E Gabriele ha anche cercato di commuoverlo dicendogli: “È colpa mia, mi sono dimenticato di nuovo, scusami…”. Alberto sarebbe scoppiato in lacrime, ma avendo una lunga e travagliata esperienza in fatto di dentisti, ha tenuto duro, l’ha rassicurato e via.
Ieri sera è toccato a me. Si ripete la solfa, ma questa volta il piccoletto prende in mano la situazione, e guardando il suo Goku (quello di Dragonball, che lui non ha mai visto ma che non so perché ha eletto a suo eroe, decidendo che è cattivissimo) mi fa: “Credo che Goku possa aiutarmi. Domani lo porterò con me”.

Stamattina Goku è rimasto a casa. Ma i congiuntivi, invece, quelli a casa ce li siamo portati.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Eh, 'sta storia del ciuccio deve essere un calvario!
Mia figlia non l'ha mai usato semplicemente perché io non l'ho mai comprato. Ma in compenso siamo mooolto lontani dall'uso dei congiuntivi....

Anonimo ha detto...

E' fantastico una persona che parla con i congiuntivi apposto. Ancora di + se è un bambino (piccolo!)

Anonimo ha detto...
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Anonimo ha detto...

Il congiuntivo è il modo del desiderio, un po' quello che era l'ottativo nella grammatica greca. Chissà, magari è connesso con la perdita del ciuccio. Quant'è duro crescere, mamma mia ;)
postilla

lemoni ha detto...

Guarda che ti salvi solo perchè siamo lontane...sennò farei giocare i nostri pargoli insieme e ti romperei le balle spesso invitandoti per un tè... la speranza sarebbe che da una mamma parte nopea e parte romana che parla come magna almeno mia figlia riuscisse a declinare i congiuntivi in maniera corretta!

I love all of you!

Ciao
Gra

Antonio LdF ha detto...

Ma senti..dopo averli "imparati" al piccolo, non è che mi manderessi dei tutorial!?

Giuliana ha detto...

meringa e postilla: sì, non è facile. tutte le sere continua a chiedermi di andare a cercarlo. in questo congiuntivo c'è sicuramente una carica di ottativo notevole!

fn: sì, credo anch'io che sia fantastico. il congiuntivo è uno dei motivi per cui ho sposato mio marito :)

lemoni: sì, ma tu il ciuccio gliel'hai tolto!

antonio: ok, te lo faccio scrivere da lui il tutorial. vergognati!

Anonimo ha detto...

A 3 anni i congiuntivi, a 4 le equazioni e a 5 anni il brevetto di pilota?
A sentire tutte le mamme (di Milano) i figli sono dei geni. Che palle!!

Giuliana ha detto...

no, il brevetto a 18, quando potrà pagarselo da solo con i proventi della sua partecipazione a svariati consigli d'amministrazione ;)
se ho fatto la sborona chiedo scusa, ma tu potresti anche firmarti :)