lunedì, febbraio 05, 2007

Splendidi quarantenni

La musica è quella di una quindicina di anni fa.

Al Soul-to-Soul, disco-bar di Brera, uno dei primi disco-bar, parecchio esclusivo, non foss’altro che perché ci voleva una tessera che valeva un anno, sì, ma costava 30.000 lire, e poi si pagava anche l’ingresso, che non era regalato, e le consumazioni erano più care che altrove. Per questo non l’amavamo tanto, noi del gruppone.

Oppure ai Magazzini Generali, appena aperto. Quello invece sì che ci piaceva un sacco, pur non essendo discotecari. Perché c’era Demo Morselli con la sua band, Demo che ancora non era andato a Canale 5 e faceva battere il cuore a tutte le ragazze. Quando eri nei pressi dei Magazzini arrivava da dentro questa musica che ti sembrava che stesse suonando la Big Band di Glenn Miller, e poi entravi e sul palco c’erano una trentina di talenti del jazz, che per una sera la settimana si divertivano e mettevano in piedi un repertorio funky, soul, pop che ti faceva sognare, e ti faceva ballare, e ti faceva cantare, e non avresti smesso mai. E infatti smettevi parecchio, parecchio tardi.

Il gruppone era uno strano insieme disomogeneo di emigranti e indigeni, che in comune non avevano granché (a parte il debole per Morselli e per una certa musica), ma che si muovevano sempre tutti insieme. Il problema, la maggior parte delle volte, era che il locale non fosse abbastanza grande per contenerci tutti. In effetti siamo arrivati a essere una trentina e forse più. Qualcuno lavorava da poco, altri, come me, facevano un master, altri ancora studiavano, bocconiani piuttosto atipici.

Perciò sabato, quando siamo andati a Brescia per i 40 anni di uno dei leader carismatici del gruppone, io e Giuseppe, altro superstite di quei giorni spensierati, ci chiedevamo se avremmo trovato qualcuno: ne è comparso solo uno, Max, che da allora non è cambiato di una virgola, non un capello in meno, non un chilo in più.

La musica però era la stessa. Il gruppo apre con un aggressivo Disco Inferno, anche se inciampa un po’ nei coretti – la vocalist è giù di voce, e a poco serve che si appelli al fonico: noi che abbiamo visto Demo in azione sappiamo che si può fare di meglio, e che il fonico non c’entra. E poi via con i grandi classici 70-80, quelli per intenderci che erano vecchi già quindici anni fa, ma che mettono un sacco di allegria e farebbero ballare anche le rocce.

Ma l’apoteosi è (ta-daaa!) quando i fiati attaccano una intro inconfondibile, e tutti si alzano e prendono posto davanti al palco, tutti in fila in un proto-ballo-di-gruppo, e ti sembra di vederli travestiti chi da poliziotto chi da indiano, perché, signori miei, c’è YMCA, e il rito collettivo si compie. Io ho una spalla mezzo rotta ma chi se ne frega, vuoi mettere YMCA, che c’è voluto un attimo a imparare tutte le mosse e ora mi sta addosso assai meglio della Macarena, e il Menejto, e chi più ne ha più ne metta. E si alzano braccia non più tonicissime, e si dimenano fianchi non più puberi e in alcuni casi già riprodottisi, e si battono mani, tutti insieme, che non lo si faceva più da un sacco. E su queste note si interrompono i discorsi su bambini e cambi di lavoro e ricerche di casa e suocere. E su queste note ci scopriamo tutti splendidi quarantenni, magari con lo sguardo meno incantato, ma con la consapevolezza, fortissima, che, almeno per questa sera, la vita sì che può iniziare a quarant’anni.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

mmh...però non hai cuccato...e perché ora c'hai quarant'anni, un marito e un figlio....
Invece scommetto che quello senza un chilo di più e un capello di meno non è tornato a casa da solo!!! ;-)

Giuliana ha detto...

macchè vuoi cuccare, meringa mia, c'era anche mio marito! e poi a quest'età gli ormoni sono lenti, non reagiscono nello spazio di una serata, sarà che hanno già fatto la loro parte ;)

Anonimo ha detto...

Ah...mi era sfuggito il dettaglio della presenza del hombre!
Allora andare in due è bello...si suscitano le malelingue!! E non hai bisogno di provare a nessuno che sei ancora in forma a quarant'anni!

Anonimo ha detto...

Dopo aver letto il tuo post avevo l'adrenalina in circolo al solo pensiero di quelle serate dove ci si dimena come dei budini molli al suon di musica.
Ho quindi capito perchè mia moglie mi parla sempre bene di te!
Ma ora non mi pare carino spiegare se il collegamento è stato il budino molle o l'adrenalina!

;-)

Giuliana ha detto...

seamus, seamus, non fare il cattivo... :>>

pOpale ha detto...

Ricambio la visita... anche io sono sempre pronto a scendere in pista con YMCA come speldido quarantenne con qualche chilo in più ma con tutti i capelli! Piacere mio di leggerti e ti linko

Antonio LdF ha detto...

Uh anche io lo ballo sempre in discoteca!
Certo con l'energia a la forza di un aitante 25enne..
Oh, per intendersi, mica è colpa vostra!


:-P

Giuliana ha detto...

popale: favore ricambiato!

antonio: :P

lemoni ha detto...

UAA EEM SI EI lalalalala
UAA EEM SI EIII...te possino, m'hai ricordato certe sudate e quanto mi divertivo a cantarla ballando come una forsennata...bellissimo post Giuli...luv ya

Gra

Secondo me la carta ruvida deve avere irritato qualche culo dei piani alti!