venerdì, novembre 23, 2007

Fuga all’Alcatraz

L’ho fatto. Ieri sera ho preso e sono andata all’Alcatraz, un posto di ggiovani che ho smesso di frequentare una decina di anni fa per raggiunti limiti di età. Per un giro strano, sono stata coinvolta in questa serata, e, dopo un’organizzazione degna delle mie migliori performance di project manager, mi sono lanciata nella mia serata cena&disco.

(Due cose di costume sull’organizzazione, giusto perché se qualche mamma-da-poco fosse in ascolto, sappia da subito che cosa l’attende.

La prima cosa da fare, in casi come questi, è fare in modo che il pupo sia sistemato. Non avendo nonni, ho chiesto alla babysitter di “consegnarlo”, alla fine del suo turno, alla vicina-nonna – la mia vicina di pianerottolo, che ha l’età di mia madre e che considera Gabriele un nipote. La quale nonna si è offerta di tenerlo anche a dormire da lei. In pratica l’ho lasciato ieri mattina e l’ho recuperato stamattina alle 7.30 già lavato, vestito e colazionato, tipo bed and breakfast.

Poi c’è la mise. Per stare fuori casa tutto il giorno, 3 strati di maglie sottili sotto una giacca. Così, nel locale, via 2 maglie più pesanti e solo con l’ultima sotto la giacca. La quale è obbligatoria per tenerci il telefono in tasca – metti che chiamasse la nonna… Visto il diluvio che si è abbattuto su Milano ieri, le scarpe con tacco hanno stazionato tutto il giorno in borsa, per venire indossate all’uscita dell’ufficio.)

Nel corso della serata ho buttato giù tre gin tonic (piuttosto cattivi, per la verità, ma uno non va in discoteca per bere bene, anzi, prende il gin tonic proprio perché è difficile da sbagliare) e fumato una sigaretta nella sala fumatori più fetente che abbia mai visto, perfino più punitiva di quella dell’Ikea: neanche un posacenere e un concetto di aerazione piuttosto bizzarro.

L’età media, con mio grande stupore, era piuttosto alta: a occhio e croce sui trenta.
Io: “Ma questa gente era qui anche quando ci venivo nella mia vita precedente! Che ci fanno ancora qui?”
Mio marito: “Questo dimostra che c’è un sacco di gente che non tr**ba”
Io: “…?”
Mio marito: “L’unico motivo per cui puoi andare in discoteca a quest’età è per cercare da tr***are”.
Opinioni.

Ma poi (non so se a riprova della teoria di Alberto) si è verificata una cosa che mi ha riempita d’orgoglio: al bar sono stata tacchinata da uno. Che era di fianco a me mentre stavo per mettere le mani addosso a un tipo che continuava a spingermi. Io, che sono una signora, mi sono girata e gli ho detto: “Scusa, hai qualche problema?” (non al tacchino, a quello che spingeva), con l’aria di quella che stava per diventare il suo problema. Il baldo giovine al mio fianco si è sentito in dovere di intervenire, e insomma mi ha attaccato un bottone di quelli che mi ricordavo da quando andavo in discoteca e mi sentivo in target.

Ma che figata! Alla mia età, posso ancora cuccare! In discoteca! E non ero neanche messa giù da gara (insomma, venendo dall’ufficio…)! Commento di mio marito: “Beh, sei una signora ancora piacente…”.

La signora ancora piacente è molto contenta di questa uscita così inconsueta. Certo, la signora ancora piacente sarebbe più contenta se oggi non avesse un sonno terribile e se non sentisse che, in fondo, non ha più l’età per uscire la sera, tornare a casa alle 2 passate e alzarsi alle 7, e poi andare a lavorare come se niente fosse. Ma la signora ancora piacente affronta a testa alta una giornata mostruosamente pesante e sarebbe pronta a rifarlo subito.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, sono cose che fanno immensamente piacere, concordo con te!!!!

pOpale ha detto...

Serate come queste bisogna permettersele per gratificarsi dagli sforzi quotidiani :)
Buon fine settimana ""piacente signora" ;)

Laura ha detto...

Ogni tanto fa bene farsi coinvolgere in una serata "alternativa" :D
Buona domenica !

Anonimo ha detto...

beh? e non ci racconti dei vips, dei tronisti, letterine, veline, schedine e tutte le altre eroine e cocaine della tv?

Anonimo ha detto...

Music Mind Trip?... mmm i miei trip sono diversi, in senso musicale ovviamente. Per quanto riguiarda la sala fumatori dell'Alcatraz posso dirti che una volta mi ci sono perso, fortunatamente ho incontrato il mio Virgilio che mi ha guidato nella nebbia, e traghettati da Caronte siamo approdati sulla spiaggia di quella che ora è il mio grande ed unico amore. Quindi nonostante sia la sala fumatori più brutta che abbia mai visto ho dei buoni ricordi. E, comunque, non si è mai troppo vecchi.
In gamba!
Ale

Gallinavecchia ha detto...

Son quelle belle lucidate all'autostima che capitano così, un po' all'improvviso, e che ci fanno capire che, se mai l'abbbiamo pensato, fuori gara sarà qualcun'altro. Noi, no di sicuro ;-)

Annachiara ha detto...

Tuo marito rosica, sient'amme!

scrittricexcaso ha detto...

ma mitica ...anche mio marito frequentava da giovinetto(eh,eh se mi sente:)!)l'alcatraz...quando sono arrivata a vivere a milano avevano cambiato giro ed io non l'ho mai vista..peccato magari la prox volta mi aggiungo!!!

Anonimo ha detto...

E bella Giuliana! Sono botte di autostima non da poco.
Mi ci vorrebbe una bottarella così, ma dubito che il mio attuale fisico da damigiana incoraggi il tacchinamento (se non da parte di un pervertito)... ;-)

pOpale ha detto...

Ti ho nominato per un FotoMeme sul mio ultimo post :)

Anonimo ha detto...

Una parola sola: grande!!!

Elena ha detto...

Forse vale proprio la pena avere un mal di testa in cambio di una bella serate in discoteca a ballare; peccato che io e mio marito non possiamo farlo molto spesso causa lontananza da tutti i nonni e vicini sconosciuti.
Dobbiamo ancora adattarci.
Ciao
Elena