Con lo sbarco del piccolo alla scuola elementare (pardon, primaria) abbiamo avuto una sorpresa: questi so’ multimediali assai!
In pratica, la prima riunione di classe (ne sono seguite 4 o 5, non ricordo più) è servita, tra le altre cose, a fare l’elenco degli indirizzi email dei genitori. Da quel giorno si ricevono quotidianamente tonnellate di email: convocazioni a riunioni e assemblee, chiarimenti su compiti/vacanze/uscite, suggerimenti su eventi di quartiere, ecc ecc.
Ma non sono solo i genitori, no. Una delle maestre – una donna eccezionale – ha inserito nella lista del corredo scolastico, ad inizio anno, una chiavetta USB da 2 mega. “Per fare che?” Ci siamo chiesti. Perché alcuni compiti di inglese e matematica staranno lì. Sono giochi, file MP3, ma anche foto delle uscite, ad esempio. A un certo punto la gestione delle chiavette è diventata complessa, e la maestra ha iniziato ad usare anche lei l’email. Per cui, oltre alla sicurezza di poterla raggiungere in qualunque momento senza necessariamente chiedere un incontro, abbiamo in casella una quantità di materiale didattico che io non ho mai totalizzato in tutta la mia vita scolastica (magari perché non esisteva l’email? Ma anche no).
Entusiasta e sorpresa, ho scoperto che la comunicazione per via digitale è in questa scuola prassi comune e consolidata. Ottimo. Stavolta sono nel mio. Mica come alla materna, che tutto si giocava sulla bacheca appesa sopra agli armadietti. Per cui, quando scopro che esiste una “commissione sito”, che cosa potevo fare? Mi ci sono intrufolata. C’è da dire che nella commissione ci sono anche due coppie di amici, che, non essendo primini come me, mi fanno da apripista. Vista l’apertura, fra l’altro, mi è subito venuta in mente una delle partecipanti al primo MomCamp, che ci aveva presentato un social network per una seconda elementare. Insomma, tante informazioni + tanta capacità/voglia di condividere = social network. Pensavo.
Con questi pensieri sono andata alla mia prima riunione della suddetta commissione. Alle nove di sera passo da casa dei miei amici e ci avviamo, in tre. Non siamo gli ultimi: manca una persona, che a quanto pare ha capito male il luogo dell’appuntamento. Nel frattempo, però, si sta discutendo dell’opportunità di inserire un forum.
Arriva la persona attesa. È una bella donna, abbronzatissima e con un cappotto che decido là per là di copiarle. Ma il suo arrivo fa l’effetto di un guasto all’impianto di riscaldamento. Si riassume la discussione (poca roba) e lei parte. Come una locomotiva. Non ha più smesso di parlare.
A un certo punto la situazione mi ricordava molto certe assemblee condominiali in cui un solo condomino, magari con il benestare dell’amministratore, tiene in scacco tutti gli altri. Uno dei presenti cerca di mantenere un minimo di ordine, ma dopo un’oretta molla il colpo e se va, declamando: “La libertà non è stare sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone”. Qualcuno fa il coretto e continua, ma la situazione è evidentemente in stallo.
Qual è il problema. C’è, nella testa di questa signora, che “la scuola è il consiglio di istituto”, e dunque sul sito non si può pubblicare niente che non ne sia emanazione. Le facciamo notare tutti che la scuola siamo noi, e questa visione verticistica non serve a nessuno. Niente da fare.
Lavorando in agenzia per tanto tempo, ho visto clienti difficili, spesso resi lenti e diffidenti dalla paura di pubblicare informazioni “pericolose”. Ma poi la cosa è stata sempre superata. Stavolta invece proprio no, non se ne esce. Ci vorrebbe un colpo di mano, pare. Ma ha senso? Non so. E mi chiedo: se le cose stanno così, dobbiamo veramente essere genitori multimediali?
18 commenti:
Ammazza, hai incocciato il solito personaggio dotato dell'elasticità mentale di un paracarro e del coraggio intellettuale di un paguro.
Non so se valga la pena di forzare il blocco, anche perché piattole come quella tizia sono capaci di smuovere il mondo pur di rasarvi l'erba sotto i piedi, ovviamente nel silenzio e nell'indifferenza generale.
Mmmh, dici che sono troppo pessimista?
no, copy. credo - purtroppo - che il sia sano realismo. credevo che questo tipo di persone fossero creature mitiche, e invece...
deliberate in consiglio di istituto che per pubblicare sul sito della scuola non e' necessario avere l'approvazione del consiglio di istituto. Et voila'.
@supermambanana: potrebbe essere un'idea. ti è venuta così o hai avuto bisogno di un aiutino? :D
I avro' 4 nativi digitali e blogger, per l'elasticita' di usare una chiavetta per compiti ed altro provo invidia.Un po' meno per la signora in questione....
Attentato. Questo è il mio consiglio.Che la prossima volta non sia un caso che capisce male il luogo dell'appuntamento...
Se non riesci a demolire il paracarro puoi sempre creare con un sito "non ufficiale". Nessuno te lo proibisce.
Ma che ruolo ha questa che non si può mandare a quel paese?
Dipende da cosa volete pubblicare sul sito della scuola. Perché esistono anche delle leggi che stabiliscono vincoli, non basta una delibera per andare in deroga ;-)
Ma se volete pubblicare vostre opinioni e vostro materiale, fatevi un sito vostro, mettere un bel link, e scrivete a chiare lettere cosa è opera di chi :-)
ah ah. mi hai fatto ricordare che per tutti questi anni non sono mai riuscita a fare una mailing list delle classi dei figli perché quasi nessuno aveva la mail. ormai guardavo con invidia le scuole che avevano disti web funzionanti, gruppi yahoo e facebook. poi qualcuno ha cominciato a raccontarmi i retroscena: discussioni interminabili e inutili, pettegolezzi, isterismi e perdite di tempo finivano lì, sul web e sui social network, invece di arginarsi al parchetto.
alla fine, come al solito, la differenza non la fa il mezzo, ma le persone :))
mi sa che Giuliana mica ha capito bene...
il sito di cui parla non è il sito della scuola ma del comitato genitori e non credo che la tizia che attaccate tanto abbia parlato di consiglio d'istituto
semmai di comitato genitorei ;-)
e E.C. è ben lungi è tutta chiacchere e distintivo,o se preferisci tutto fumo e niente arrosto
altro che fantastica...
ma hai cinque anni per capirlo;-)
dice bene piattinicinesi
il social network applicato alla scuola riporterebbe semplicemente i pettegolezzi da paechetto sul forum
il paracarro, come la chiamate, vede semplicemente lontano ;-
@anonimo: vedo che sei molto addentro, magari potevi anche firmarti ;)
comunque, non tutte le persone che frequentano blog lo sono altrettanto (mi ci metto dentro anch'io, per carità, per quanto la cosa non deponga a favore delle istituzioni scolastiche né dei genitori più allineati. ti ricordi la parabola raccontata da eva a proposito del suo primo impatto con la scuola? beh, la trovo molto istruttiva al proposito), e quindi ho dovuto semplificare un po'. ma se vuoi, magari potresti aiutarmi proprio tu a capire, no? perché non mi scrivi?
quanto al sn, magari tu e piattini avete ragione, ma il mio dubbio è: non tutti possono/hanno voglia di partecipare alle chiacchiere da parchetto, e molte cose emergono solo in quella sede. a me non sembra giusto, anche perché poi si rimane tagliati fuori e in balia di decisioni prese magari davanti al cancello ma non per questo derogabili. anche su questo, però, parliamone.
e benvenuto!
grazie per il benvenuto!
non ricordo la parabola perchè non ci crederai ma non c'ero, però tu sei stata talmente brava a descrivere che ho riconosciuto persone e situazione...
e poi il mondo di quartiere è talmente piccolo che avevo già riconosciuto pure le maestre L. e P. della materna ;-)
credo di immaginarmela comunque questa parabola e sì, è istruttiva ma insegna, secondo me, anche che non basta arrivare da neofiti, senza prendersi il tempo di guardarsi in giro, ed indicare la via agli altri( e c'erano un sacco di tipi così a quella riunione...)ma serve di più rimoboccarsi le maniche e FARE, come fa quella signora paracarro che è sì rigida e ha tanti difetti ma ha un pregio: non chiacchera solo, FA.
In questo senso posso assicurarti che decisioni prese sul cancello non ce ne sono mai state in quella scuola lì;-) sul cancello a brontolare a me capita solo di vedere i genitori polemici che nulla poi alla fine combinano... per decidere e poi fare ci sono riunioni, continui scambi di mail (proprio come nella tua classe)e tanta partecipazione dentro la scuola, non sul cancello
e questo senza bisogno di social network.
aggiungo: non sono una mamma del parchetto ;-)
nè mai sono state prese decisioni al parchetto...
la tua piuttosto mi sembra una convinzione da parchetto
ammiro molto le persone che affrontano le situazioni entrandoci dentro e facendo. ho persino una certa invidia per chi fa vita di quartiere. tuttavia conosco i miei limiti, e no, non ce la faccio. non accompagno quasi mai mio figlio a scuola, e quasi mai vado a prenderlo. pago qualcuno perché lo faccia per me (egregiamente, lo fa, ma non sono io, che a quell'ora navigo per acque molto diverse). e con questo mi sono persa almeno due occasioni preziose di socialità (e anche di decisioni, te lo garantisco). le riunioni? stessa cosa, se posso partecipo volentieri, ma se non partecipo ci sono dei buoni motivi. ciò detto, non è mia intenzione indicare la strada a nessuno. questo blog è la mia casa, e semplicemente esprimo le mie opinioni, così come fanno i miei ospiti. il sn, sul quale ci siamo impuntati ma è chiaro che è solo un esempio, sarebbe semplicemente uno strumento a disposizione di chi, come me, è assente. spesso suo malgrado.
se posso esprimere la mia di opinione dico che non sono convinta che il sn sia lo strumento giusto per persone come te o come me( non sei l'unica che lavora e paga qualcuno che eprchè le prenda il figlio a scuola)
le persone come me e te hanno altri strumenti, hanno le proprie rappresentanti che sono chiamate a eleggere a inizio anno proprio epr essere rappresentate nelle proprie esigenze e perchè queste le informino di tutto e contribuiscano a prendere le decisioni. Se poi queste non lo fanno la colpa non è della scuola nè dei genitori definiti "allineati" (altra chiacchera da parchetto).
il sn non servirebbe a informare e prendere decisioni o a fare qualcosa,e lo dimostrano i commenti qua su una persona che neanche si conosce.
SErvirebbero solo a parlar male della tal maestra o del tal genitore
brrrrr
e del resto se si hanno validi motivi epr non partecipare non si può poi pretendere di contare a mille nelle decisioni su cose che poi sono altri a dover fare...
esempio lampante il sito, dove ad occuparsene tecnicamenrte sono forse in tre, o anche meno...
insomma, per finire, quest'anno ci sono un pò di genitori che fanno comizi davanti al cancello, tuonano in mail di partecipazione e di "fine della democrazia" nella scuola, ma che sembrano tanto "stare sopra un albero" o "volare come mosconi"
partecipare non partecipano di certo
ciao
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