giovedì, aprile 19, 2007

Aggiornamenti

È un sacco di tempo che non aggiorno il blog. Il fatto è che questo è un periodo un po’ affollato per me: difficilmente ho il tempo di scrivere, quasi mai ho il tempo di leggere, e quando ho tempo approfitto degli spezzoni di libertà per fumarmi una sigaretta.

Ecco cos’è successo:
1) Alberto ha dato le dimissioni. Questo è un pezzetto che mancava. Il mio post sul dimissionario si è rivelato profetico, perché nel giro di qualche giorno il mio rampante marito ha fatto una raffica di colloqui, e in capo a una settimana è tornato a casa con la lettera di impegno di un’altra società. Così non siamo più colleghi. Non nella stessa azienda, per lo meno. Il che è indubbiamente un vantaggio. Un altro vantaggio è che è riuscito ad ottenere un paio di settimane di ferie, prima di passare “di là”. Figata, faremo qualcosa, lavori in casa permettendo.
2) Aperitivi di congratulazioni, saluti, baci e in bocca al lupo ad Alberto e agli altri due che stanno salpando in questi giorni. Grande gioia e illimitate speranze per un radioso futuro. Diciamo che già se si accende una lampadina, anche una di quelle a basso consumo, dopo questo tunnel, siamo felici. Se non che un’altra splendida opportunità gli (ci) si prospetta: si è liberato un posto in ospedale per fare quegli esami che aspettava da tempo, vuole approfittarne? Come dire di no! Approfittiamone! E fanculo le vacanze.
3) Pasqua in famiglia. Due giorni fra l’assonnato (per le abbondanti libagioni) e il riflessivo (sulle relazioni, sulla famiglia, insomma, sui massimi sistemi) che mi hanno stroncato per una settimana.
4) Settimana in cui nella mia casa dissestata c’è stato un ospite d’eccezione: mia suocera, venuta per Pasqua, che molto gentilmente si è offerta di rimanere a darci una mano intanto che Alberto, durante la nostra settimana di ferie, è stato in ospedale per fare una serie di esami. Ma questo merita un capitolo a parte. Nel frattempo il soggiorno della nonna significa per me sgombrare dalla stanza in cui ci sono TV e pc verso le 10, quando lei, dicendo "Tu fai pure quello che devi, non ti preoccupare", si mette in pigiama e mi sfratta dal divano. Le mie serate finiscono così in cucina a leggere un libro nella sempre più cupa tristezza.
5) Le ferie finiscono a gambe per aria: Alberto si ricovera. Io rimango con Gabriele sempre più in ansia e vagamente convinto che il suo papà sia morto e che io gli menta, e con la suocera, anche lei in ansia. Il tutto si traduce in ansia tripla per me, che per salvare almeno un briciolo di sanità mentale decido di andare lo stesso in ufficio, almeno per mezza giornata. Così posso riposarmi e pensare ad altro.
6) Naturalmente, in tutto ciò ci sono i lavori a casa. Per fortuna tra la mansarda e l’appartamento c’è una scala che gli operai sono riusciti a tappare molto bene, e così non mi arrivano tonnellate di polvere ovunque. Tuttavia, costoro vanno seguiti. Il che significa, al mattino prima di uscire, decidere al volo dove mettere le prese di corrente, per esempio (che implica fare lì per lì quello che qualcuno più trendy di me chiamerebbe l’interior design della minuscola stanza – cosa non facile se da affrontare con il bimbo già pronto per andare a scuola e già in ritardo per la medesima, e che nonostante tutto trova il tempo per litigare con la nonna, e due telefoni che squillano all’impazzata).
7) Nel week end che segue, che dovrebbe rappresentare gli unici due giorni di vera vacanza, si va in gita nella bassa a riportare a casa la nonna (non ancora del tutto tranquilla), condendo e concludendo il tutto a botte di torta fritta e affettato.
8) Alberto inizia il nuovo lavoro. Il primo giorno rientra alle 9, il secondo alle 10, il terzo a mezzanotte e mezza. Gabriele ricomincia a pensare che il papà sia di nuovo in ospedale e che, di nuovo, io gli stia raccontando una bugia. Io comincio a sospettare che questa sua (di Alberto) nuova avventura sia una clamorosa sòla. Per la sottoscritta.

Nel frattempo ho iniziato a scrivere innumerevoli post, tutti interrotti, qualcuno per cause esterne (quattro telefonate di fila, per esempio, o il bimbo che litiga furiosamente con la nonna, o altre cose di questo genere), qualcuno sull’onda di pensieri più profondi su un tema che prima o poi affronterò: quanto è giusto “scoprirsi” in un blog?

Ecco perché solo oggi mi sono decisa a postare. A me sembra una discreta giustificazione. Per fortuna non devo farla firmare dal preside.

14 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

ma infatti mi chiedevo che fine avessi fatto...ed ora è tutto più chiaro...Povera Giuly!
Devi essere a pezzi!
Ti mando un bacio e aspetto il post sul quanto è giusto scoprirsi in un blog, bel argomento!!!

lemoni ha detto...

Accidenti quanti cambiamenti...ma lo sai che nella scala valori dello stress, cambiare lavoro è quasi pari alla convalescenza da una lunga malattia? Qui ci vogliono fiaschi di fiori di Bach para todos (e ti assicuro che parlo per esperienza personale!)!
Comunque, anche se a ti te volio un gran ben il mio in bocca al lupo è tutto per tuo marito che se lo merita (anche se a farti il mazzo più grosso sarai sempre tu che fai per 360!!!)

Bacioni
Tua Gra

Anonimo ha detto...

guarda, io non fumo, ma se vuoi ci facciamo una sigaretta insieme...
non ti invidio no no no (tranne che per i muratori fighi)

Labelladdormentata ha detto...

Bentornata! Ho sentito la tua mancanza! Vedo che non sono solo i lavori di risistemazione della casa che ti hanno tenuta lontana dal blog. Del resto pure io non è che riesca a scrivere un gran chè in questo momento! Ti abbraccio e ci sentiamo per marzo, quando risalirò a Milano.
Baciottoni

Giuliana ha detto...

@ coniglia: sì, era un po' che ci pensavo, appena sono ispirata e ne ho il tempo, lo faccio

@ lemoni: ho avuto sono un'esperienza con i fiori di bach, e per essere sincera non è stata un granchè. però magari chissà, questa volta è diverso. basta crederci, no?

@ brigida: ti offro la sigaretta e ce la fumiamo insieme ai miei splendidi operai, se vuoi ;)

@ annapaola: spero che tu venga a maggio, non marzo! un abbraccio

Anonimo ha detto...

Mi sale il rimorso per un rientro ad ora probabilmente impossibile anche a causa di chiacchere protratte . . .
Aspetto anch'io il tuo pensiero sull'"esposizione", nel frattempo vedo se riesco a coinvolgere ver, edo e cami in un blog di famiglia; sarà meglio un "four way blog" (per dirla alla CSN&Y) o un unico calderone?
Che questa idea sia una risposta del mio subconscio al problema del livello di esposizione?
Macerandomi nel dubbio, vò a casa a vedere che c'è per cena.

Labelladdormentata ha detto...

Hihihi, questa è la dimostrazione di quanto io sia sotto pressione in questo momento! Tornerò il 4,5 e 6 MAGGIO, e non marzo!
Chissà se anche copyman ha voglia di fare un blogincontro con noi.
A presto

Giuliana ha detto...

@ zanza: il blog di famiglia, senza dubbio! non so se ci sono precedenti, ma potreste crearne uno decisamente interessante :)
per quanto riguarda la chiacchiera di sabato, ti garantisco che è stata un balsamo per l'anima!

@ anna paola: sono sicura che copy non aspetta altro! ti aspettiamo! e naturalmente l'invito vale anche per gli altri milanesi :)

Anonimo ha detto...

Anch'io sono curiosa del tuo post futuro sullo "scoprirsi". E non riesco a immaginare te che non ti scopri. La tua verve diaristica è bellissima, come quella di tua sorella con i suoi resoconti lucani.
caracaterina (ex-postilla, ormai quel link non serve più :))

ruben ha detto...

Non puoi certo dire che la tua esistenza sia prive di suspanse e colpi di scena... Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano? Mezza bottiglia giusto per quando Gabriele comincerà a chiederti del funerale...

Giuliana ha detto...

caracaterina: sì, ora cambio il link :)

ruben: il lucano (anzi, la lucana) sono io!

Anonimo ha detto...

bella Giuliana, mi era sfuggito che tuo marito lavorasse con te!
Beh, dai, meglio al lavoro che in ospedale....
Pensa come sarà tutto più fico, con un marito tutto sano e stanco morto; con una stanza con le prese al soffitto e una nonna che non può mai tenere il nipote se non quando è con te!!
Dai, che col nuovo telefono aziendale la vita ti sorriderà!

P.S.: Aspetta quando ci saranno le prime chiamate per tuo marito sul tuo nuovo cell!!!

Giuliana ha detto...

meringa... per fortuna il numero è nuovo, perciò niente telefonate per lui. su tutto il resto sì, hai il dono della sintesi. buuuu!!! mi viene da piangere!!!

Anonimo ha detto...

Che figata la memoria del telefono!
Secondo me la dovrebbero abolire....