giovedì, maggio 17, 2007

A Simone che sta per diventare papà

Simone è un mio collega. Ha trent’anni (cosa che lo aiuterà molto a fare carriera) ed è molto bravo (cosa che non necessariamente lo aiuterà a fare carriera), e soprattutto sta per diventare papà.

Per le mamme c’è un ricchissima letteratura che ti dice cosa fare e cosa non fare quando arriva un bebé a scapigliarti la vita; molto meno per i papà. Lungi da me l’idea di colmare questa carenza di informazione. Vorrei solo dargli qualche insight da parte di una mamma.

Caro Simone,

abbiamo chiacchierato spesso di cosa significhi diventare genitori, ma so che ci sono cose che non hanno alcun valore quando riportate da altri, perché essere genitori è un’esperienza talmente personale che ognuno la vive in modo diverso. Però volevo dirti due cose così, da amica, anzi da mamma, che non riuscirò a dirti durante le pause pranzo e men che meno alla macchinetta del caffé. Tu però prendile per quello che sono: la trascrizione sotto forma di consiglio, del punto di vista di una che si è fatta cogliere impreparata dall’arrivo di una persona nuova in casa, con conseguenze non sempre esaltanti.

Quando arriverà il tuo bambino, succederà una cosa strana: tua moglie, quella che è stata la tua fidanzata, la tua amante, ecc. ecc., di colpo diventerà un’altra cosa, la madre di tuo figlio. Ecco, questa cosa falla durare il minimo indispensabile, il tempo di farle un regalo. Consono, mi raccomando. Poi basta, che torni ad essere tua moglie, e tu suo marito. E guardala, non lasciare che sia sola ad affrontare le cose straordinarie e catastrofiche (nel senso etimologico, di profondo cambiamento, di rottura) che avverranno nella sua testa, nel suo corpo, nella sua vita.

Forse ti sentirai trascurato, succede a molti neopapà. Non è che una mamma lo faccia apposta, è che c’è una persona che ha bisogno di lei per fare tutto e una che può fare da sola. Tu come ti regoleresti? Ma attento, perché lei non può fare da sola, anzi, non è giusto che faccia da sola. Una cosa che molti padri dimenticano in fretta sono i bei discorsi del periodo precedente la nascita, quando si dice che “il bambino si fa in due”. Beh, mi dispiace, ma dopo quasi sempre queste belle parole volano via. Fai in modo che non succeda anche a te. Fortunatamente tua moglie non fa il nostro mestiere, per cui riuscirà ad essere – mediamente – meno sotto pressione di te, sul lavoro. Il che non significa, però, che debba rinunciare alle sue aspirazioni e ai suoi interessi. A meno che tu non possa mantenerla (ammesso che a lei stia bene essere mantenuta), non chiederle di sacrificare la sua vita professionale per permetterti di procedere nella tua. Il figlio è di tutti e due.

Un’altra cosa che spesso accade, quando si diventa in tre sotto un tetto, è che di colpo si dà tutto per scontato, perché lei ci sarà sempre per suo figlio, e quindi anche per te. Beh, non è esattamente così. Il matrimonio e la maternità sono due passaggi bellissimi nella vita di una donna, ma possono diventare una prigione. Magari d’oro, ma sempre una gabbia, dove in alcuni momenti ti sembra di essere un criceto nella ruota. Quindi tienilo bene a mente: anche i criceti possono stufarsi, prendere su – eventualmente – i cricetini, e andare per la loro strada. Un figlio non è la garanzia di un rapporto di coppia eterno, è solo un rallentamento dei riflessi, per lo più temporaneo, che ti porta a rimandare, se ne hai, i progetti di latitanza. Rimandare, non cancellare.

Una cosa importantissima: lei e tuo figlio sono più importanti del tuo lavoro. Infinitamente più importanti. E quando ti capiterà di mettere avanti il lavoro – perché ti capiterà, stai tranquillo – assicurati almeno che loro possano fare a meno di te. Non costringerli ad aspettarti, se farai tardi la sera. Che se ne vadano in vacanza, se possono. Magari dai nonni, così è una vacanza anche per lei. Ma poi non dimenticarti di chiedere loro perdono.

Ecco, le vacanze sono un altro momento topico nella vita di una coppia con bimbo. Non servono a niente se non ti riposi, e se non ti diverti – addirittura! – almeno un poco. Quindi sceglietele con cura, usate i nonni, i fratelli, gli amici, insomma, fate che non siano la semplice trasposizione della vostra vita di sempre in una località di villeggiatura, per bella che sia. Se no tanto vale non farle.

Simone, vorrei dirti ancora un sacco di cose, ma credo di averti ammorbato abbastanza per il momento. Il resto lo scoprirai, lo scoprirete, da soli.

E adesso piantala di leggere cazzate e lavora!

Il tuo Senior

13 commenti:

Maurice ha detto...

La mia "formazione" di padre io l'ho fatta su uno (splendido) libro: Il nuovo bambino, di Marcello Bernardi.
Per quello che può servire.

Laura ha detto...

Anche io. Però, un pomeriggio, mi sono accorta che per leggerlo non stavo con mio figlio!!!

Anonimo ha detto...

e... ma che senior buona e comprensiva :)

lemoni ha detto...

Giuli, hai visto che siamo entrate bella lista dei migliori z.blog femminili? Roba da ricordare ai ragazzi quando saranno un pò più grandi...a parte ciò...volevo anche dire a Simone:
non preoccuparti...tutto, ma dico proprio tutto,poi passa. E ti rimane un pochino di nostalgia anche di ciò che più ti destabilizzava con questa nuova presenza in casa. Auguri!
Ah Giuli...a quando una nuova puntata di Lucania al sole?
Bacioni
Gra

marge ha detto...

Dove eri quando ero una neo mammma? quanto avrebbe avuto bisogno di una lettera così il mio maritino nonchè neo papà.........lui veramente delegava tutto a me perchè mi sopravvalutava ma quante volte mi sono ritrovata sola davanti a cose più grandi di me.......

ruben ha detto...

Molto bello! Farò un copia-incolla da spedire a un candidato papà che ho in casa e che pensa che fra un paio di mesi arrivi una specie di tamagogji!

Giuliana ha detto...

maurice, laura, grazie della dritta!

brigida, per fortuna i colleghi sono anche persone :D

lemoni, ho visto! che orgoglio! quanto alla lucania al sole non so, per il momento la mia prof-sorella è troppo impegnata su e giù per le impervie stradine del vulture, temo che si dovrà aspettare la fine dell'anno scolastico per avere qualche aggiornamento :)

suysan, mi sa che ero una neomamma anch'io e certe cose ancora non le avevo capite...

ruben, diffondi, diffondi. in fondo siamo noi le responsabili delle nuove generazioni - oserei dire non solo di filgi, ma anche di padri - e quindi sta a noi chiarire certi concetti che sembrano scontati ma poi con la stessa nonchalance vengono dimenticati

Laura ha detto...

evvabbene!!!!! Ti ci porto pure a te in Sicilia...se vinco il concorso da dirigente, okkey???

Anonimo ha detto...

Ragazze, vi seguo da un po' e sono La Lu del blog www.singlemom.splinder.com.
Avevo scritto a Giuliana dell'happy hor che organizzo con alcune amiche mamme sui Navigli, a Milano, e mi piacerebbe che ci veniste anche voi che siete in città. Tra due domeniche tra l'altro ci sarò anche io che presenterò il mio libro (veramente sarà una cosa molto informale ma molto divertente). Ci venite???
Sul mio blog ci sono tutte le info, però dai fatevi vive, mandatemi un comment o qualcosa, insomma battete un colpo, daiiii!!!

Labelladdormentata ha detto...

Opperbacco! Avevo lasciato un commento ma non c'è!
Allora, rifacciamo: complimentonionioni per la nomination! A quando sul red carpet tu e Graziella?
E poi grazie per quello che dici e per come lo dici: credo che Simone debba proprio baciarsi i gomiti per avere una senior come te!

Anonimo ha detto...

Vedrai che succederà quando pretenderà il suo congedo paternità! ;-)

Anonimo ha detto...

Auguro a Simone di essere un marito e un padre come Mignolo lo è per me e Amelia. Ché le belle parole, se non cambi un pannolino e non ti alzi di notte, servono a poco.
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Aperitivo? Tra due domeniche sarò già a Milano per il saggio della mia scuola di danza, non so se faccio in tempo...

PsychoGaia ha detto...

Che bella lettera... Anche io la rigiro subito al mio Mercante che proprio stanotte (anzi, stamattina alle 5,46) mi ha dato della stronza isterica perchè ho urlato a mio figlio di 11 mesi di dormire, che sono 8 giorni che mi tiene sveglia fino alle 7. Poi lui si addormenta e io mi alzo e trotto fino a sera. Il maritino ha preso il figlio con fare esperto e l'ha portato in un'altra stanza come a dire: tu sei un'incapace. Vedrai io... Dopo un'ora è tornato a letto con il nano sveglio. Ancora dormono, LORO...

Comunque un librucolo per papà (e mamme) per fare due risate sulle difficoltà che ci saranno è "PARTO DI TESTA". L'autore non me lo ricordo ma ve lo consiglio vivamente.
Baci