martedì, ottobre 16, 2007

Lucania felix: i nuovi episodi - la convocazione

Ricevo e volentieri pubblico da Valeria, il cui anno scolastico si è aperto con una nuova, entusiasmante esperienza: le graduatorie! Lei ha provato a spiegarmi come funzionano, ma io non ho capito assolutamente niente. Tabula rasa. Però ho trovato il tutto piuttosto divertente.

L’anno scolastico 2007-2008 è cominciato con un certo anticipo. Per dirla tutta è cominciato subito dopo ferragosto, durante le (insperate) vacanze. Per la prima volta nella mia vita, ovvero da quando ho metabolizzato l’idea di dover trovare un lavoro retribuito, volevo rendermi conto di cosa fossero le famigerate “convocazioni”. La bomba era scoppiata nella mia testa il mese prima quando, casualmente, avevo saputo dai soliti ben informati che lo scorso anno erano state esaurite le graduatorie della mia disciplina: tradotto, mi toccava un incarico annuale ma non me ne ero accorta! E già, perché le convocazioni si fanno su internet, nessuno ti manda un telegramma o ti telefona ad uno dei 200 recapiti che negli ultimi dodici anni hai lasciato in giro per provveditorati.

Così quest’anno ho deciso di partecipare alla grande kermesse, o quanto meno di cominciare a capire come funziona. Tralasciando il mio rocambolesco rientro a casa, fra suicidi sui binari e taxi persi, vado alla prima convocazione della stagione. Non ero tra gli invitati quel giorno ma non ho resistito alla tentazione, ed è stata un’esperienza indimenticabile.

Tutto comincia come un evento sociale: un appuntamento dove trovi vecchie amiche di università (gli uomini presenti sono i mariti delle signore incinte e/o tengono i passeggini lontani dall’aula/aria irrespirabile), le colleghe dell’anno prima (quando inconsapevole e incosciente sei entrata nel giro), volti nuovi in trepidante attesa di un incarico come te. Poi, all'improvviso, l’atmosfera cambia. Non appena compaiono sulla soglia della sala i funzionari del provveditorato e i sindacalisti deputati al controllo del regolare svolgimento delle operazioni, le amiche e le colleghe assumono le posizioni d’attacco. Dalle loro borse compaiono graduatorie di tutte le discipline, elenchi delle cattedre disponibili, cartine geografiche (gli spezzoni si possono cumulare se la distanza tra i comuni non supera i 50 chilometri)…oltre agli immancabili panini, pizze, bottiglie di acqua e (una donna incinta) ferri da calza.

La giornata è lunga ma soprattutto calda. In assoluto contrasto con l’aria da mercato del pesce che si scatena in pochi minuti. C’è una cattedra a due ore di strada: i primi cinque dell’elenco hanno preso il sostegno (quando?); ce ne sono due che abitano dall’altra parte della regione, sicuramente rinunciano; quell’altra è stata convocata anche sull’altra graduatoria (come fai a saperlo?); una c’è, ma non risponderà all’appello (perché?); qualcun altro è entrato in ruolo. La rosa dei candidati si restringe e la lotta si fa ancora più dura. I sissini [sono quelli che hanno frequentato la SIS, una specializzazione che dà un sacco di punti, cosicché non si deve fare per forza il concorso. o almeno è quello che ho capito io :) nota di Giuliana] ci precedono. Per forza! Loro hanno pagato a caro prezzo - letteralmente - un’abilitazione che noi abbiamo conquistato SOLO studiando. Ma nel frattempo altre hanno ottenuto il congedo per maternità: tre figli a quanti punti equivalgono? Ma tu sei sulle medie o sulle superiori? E che ne so, vado dove mi chiamano. Ma se non sei stata convocata oggi devi aspettare le chiamate dalle scuole. Cioè? Quando finisce quest’asta – ben lontana dalle immagini di Christy’s – i presidi chiamano i supplenti sulla scorta delle graduatorie del proprio istituto e conferiscono loro un incarico “fino a nomina dell’avente diritto”. Oh mio Dio, questo è troppo! Mi arrendo.

Con la serenità degli ignoranti, dopo qualche giorno accetto un incarico in un liceo scientifico…fino a nomina dell’avente diritto, che deve avere qualcosa a che fare con l’aggiornamento delle graduatorie. La mia supplenza è finita oggi. Domani semplicemente torna la titolare della cattedra, assente per malattia.

10 commenti:

Francesca Palmas ha detto...

aiuto sembra proprio una battaglia campale....Spero che tu riesca a trovare un posto sicuro...Ma insomma non li mandano in pensione certi ruderi che ancora girano per le scuole??

Anonimo ha detto...

cara coniglia, una volta un funzionario di un provveditorato, alla domanda "ci sono possibilità di entrare a scuola?", rispose: "solo in caso di olocausto...". Grazie per il tuo sostegno

Giuliana ha detto...

... del resto la domanda mi pareva formulata in modo quanto meno ingenuo...

Caterina Narracci ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Caterina Narracci ha detto...

ciao giuliana, ti volevo ringraziare per la visita e soprattutto per il commento.
sono andata più e più volte dai carabinieri senza ottenere niente. uscivo dalla caserma incazzata. sono talmente lenti e addormentati che li vorrei prendere tutti a schiaffi.
una cosa è certa: non otterrò nulla da loro, abituati come sono solo ad archiviare le denunce.
...devo cambiare numero? no! non esiste!
NON MI ARRENDERÒ MAI!
ciao!
un bacio
catj

scrittricexcaso ha detto...

cara mia mi sa che siamo sulla stessa strada..anch'io sono tornata ad insegnare avendomi fatto notare qualcuno che l'anno passato erano finiti x non trovare insegnanti nel mio settore...ora sono dentro una scuola privata x metà sett. e x l'altra metà tengo in piedi il lavoro che avevo trovato di suppotro cosa porterà tutto questo??Inoltre mi sono rotta un menisco proprio ora...non ti dico l'ansia!!!

Anonimo ha detto...

Da quel che conosco il mondo della scuola è sempre più complicato. Mi auguro che le cose ti vadano bene e che trovi presto la stabilità che desideri.
Un abbraccio a colori :)

Antonio LdF ha detto...

Io me ne sono sempre tenuto alla larga!
Quando facevo lo standista ai saloni degli studenti per promuovere la mia Facoltà ero l'unico che diceva che l'insegnamento è solo una delle tante cose!
Noi filosofi possiamo fare tutto!
Ho una predilezione per l'insegnamento pari a zero e non mi sarei mai fatto altri due anni di Siss..da noi è pure super corrotta!
Non ne parliamo va..

Anonimo ha detto...

In quest'ultimo anno passato a caccia di supplenze, ovvero a rincorrere un lavoro che non era affatto tra i miei obiettivi, ho capito soprattutto che è bene tentare di sdrammatizzare le attese, i chilometri, la corruzione delle siss...anche perchè da domani mi aspetta un nuovo pellegrinaggio! Scrittricexcaso: auguri per il tuo menisco e in bocca al lupo per il lavoro.

Anonimo ha detto...

Cosa si intende per corruzione nelle ssis? non capisco... qualcuno mi spiega?

Merci