mercoledì, maggio 21, 2008

Ricercatori VS Comunicatori

Per una serie di vicende, sono attualmente distaccata presso l’istituto di ricerche di marketing che fa parte dello stesso gruppo dell’agenzia per la quale lavoro normalmente.

A parte aver recuperato 10 anni di vita, mi sono messa come al solito ad osservare i miei nuovi colleghi, e questo è il risultato.

(Per facilità quelli dell’agenzia saranno “i comunicatori”, anche se… vabbè, lasciamo da parte le questioni epistemologiche, sono “i comunicatori” e basta).

I comunicatori dicono dei ricercatori: “Sono monaci buddisti. Sereni, non fumano, non dicono parolacce… e poi che fanno, esattamente?”
I ricercatori dicono dei comunicatori: “Non li capiamo, non ascoltano… e poi che fanno, esattamente?”

Il ricercatore entra in ufficio al mattino: “Buongiorno, [nome e cognome]! Tutto bene?”
Il comunicatore entra in ufficio al mattino. È al cellulare, parla concitatamente con il cliente, che gli sta facendo un mazzo tanto. Mette giù. “Ma vaff…!”

Il ricercatore parla (di lavoro) con un collega: “Che ne dici, ci vediamo con un po' di calma e ne parliamo? Pensavo anche di fare un approfondimento su questa cosa…”
Il comunicatore parla (di lavoro) con un collega: “Noi ci dobbiamo vedere, non ora però, facciamo nel pomeriggio. Anzi, verso le 7 e mezza va bene? Hai controllato il budget, mi sa che stiamo sforando… Guarda che ce la dobbiamo fare per forza, se no il cliente ci toglie la pelle… Senti, ti dovevo dire solo questo. Cià cià”

Il ricercatore parla delle sue letture: “Come mai non hai ancora letto Gomorra? Attrezzati, ci si può stare malissimo… Poi magari andiamo a vederlo al cinema insieme…”
Il comunicatore parla delle letture di qualcun altro: “Gomorra? E di che parla?”

Il ricercatore va a pranzo: “Trattoria o baretto?”
Il comunicatore va a pranzo: “Il baretto no, è troooooppo depression! Pizzeria? Sfigatisssssima, e poi si esce che si puzza… Al ristorante? Troppo pesante? Giappo? No, già andato ieri… Lounge, è un po’ che non ci andiamo…”

Il ricercatore lavora in team: “Vediamoci nel pomeriggio, intanto vi mando un po’ di cose da leggere, ma poi ci mettiamo d’accordo su chi fa cosa”
Il comunicatore lavora in team: “Vi mando un po’ di cose da leggere, ma oggi non faccio in tempo a fare una riunione. Se avete dubbi mandatemi una mail, o un messenger…”

Una ricercatrice annuncia la sua gravidanza: “Congratulazioni, che bello! Adesso non ti sbattere però, le trasferte e i focus [focus group, interviste di gruppo che di solito hanno luogo la sera tardi] ce li smazziamo noi, tu pensa alla creatura…”
Una comunicatrice annuncia la sua gravidanza: “Ah. Conti di stare via tanto? Comincia ad organizzarti per il passaggio di consegne”

Alle 18.30 il ricercatore va a casa: “Buona serata a tutti, eh?”
Alle 18.30 il comunicatore esce dall’ufficio. I colleghi (dopo che è andato via): “Ha un colloquio? Gli si è allagata la casa? Sta male? Non si è portato il computer…”

Per dire.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Prova a spostare il tuo comunicatore un po più a sud, Roma va bene. Rifai il test e fammi sapere.
Osmin 1964
PS: ma tu in quale categoria rientri?

Anonimo ha detto...

I ricercatori mi ricordano molto i tecnici dei rami tecnologici (elettronica, guasti macchine, ecc.) di quando facevo l'assicuratore, relegati all'ultimo piano della direzione, gli unici in maniche di camicia (a scacchi)o dolcevita, senza cravatta, jeans e barbe lunghe.
Tutti gli altri pensavano solo al budget.

Giuliana ha detto...

@ osmin_1964: suppongo che a roma il test avrebbe esiti diversi, ma chi può dirlo? quanto a me, al momento ho la rara fortuna di far parte di entrambe le categorie :)

@ maurice: un po' sì, in fondo è la condizione per poter lavorare in assenza di influenze, se così si può dire. ma la barba lunga no!

Anonimo ha detto...

Divertente ed interessante analisi.
Io faccio parte dei comunicatori - e per di più residente ormai a Roma in pianta stabile - e sono perfettamente d'accordo.
Il comunicatore, ahimè, assorbe assorbe assorbe tutto il giorno (i caziatoni dei clienti, perlopiù) e, alla fine, fatica a comunicare :-P

Giuliana ha detto...

anonimo, allora decade l'ipotesi di osmin, se mi dici che a roma è uguale...

citroglicerina ha detto...

i comunicatori per mestiere, sono come i creativi...la fantasia al potere per certe categorie è un danno: i creativi, gli artisti...forse prima di darsi un'etichetta bisognerebbe aspettare che qualcuno te la dia per merito.
meglio la fatica dura, poi i comunicatori per professione sono quelli che non sanno comunicare, e parlano solo per mail e per ordini...sai l'immagine aziendale bisogna preservarla...
ci vo' pazienza...

mammenellarete

copyman ha detto...

C'è chi non riesce neanche a concepire una giornata senza fibrillazioni da eccesso di adrenalina, cazziatoni, psicodrammi, scannamenti vari ed extra-time per tamponare apocalittiche situazioni di crisi...

Giuliana ha detto...

@ betta: questi comunicatori qua, a dire il vero, non c'entrano nente con i creativi, sono lontani anni luce...

@ copyman: ... e per fortuna c'è chi si rende conto che è tutta una clamorosa stronzata :D (certo, poi ti fai la fama di monaco buddista)

Anonimo ha detto...

Io ho scoperto con sollievo che passando da Milano a Roma ero passato da una categoria all'altra. Eppure non me ne dolgo anzi! Sull'equazione comunicatori=creativi nutro qualche dubbio....
Copyman: credo che chi debba concepire una giornata così è perche probabilmente non ha sperimentato l'alternativa.
Osmin 1964

ruben ha detto...

Chissà perchè ma i comunicatori mi stanno già sulle palle. Voto per i ricercatori.
;-))))

Anonimo ha detto...

Eh, ma che gentaglia questi comunicatori, ma di notte si attaccano al collo delle giovani donne per succhiargli il sangue?
;-)

SunOfYork ha detto...

fanno molto sandra e raimondo :)

Sun

Ileana ha detto...

io che, almeno per ora, sono una ricercatrice in erba e che con i ricercatori, quelli seri, vivo a contatto tutti i giorni, posso dirvi che non è tutto oro quello che luccica. Anche i ricercatori fanno i conti con il budget, con i mille impegni, con il lavoro oltre l'orario, con la scarsa collaborazione ecc ecc. In più, di sicuro guadagnano meno dei comunicatori! :)