Sono molto fiera di me. Da un paio di giorni la base del centro sinistra (o quello che è, insomma) si è arricchita di una persona. La mia tata.
La mia tata nasce leghista: legge La Padania regolarmente, non ama terroni e extracomunali in genere, ritiene che i soldi del nord debbano rimanere al nord, e così via, ma con molta discrezione. Mi sono interrogata a lungo sull’opportunità di affidare la mia creatura a una visione del mondo così lontana dalla mia, ma poi me ne sono fatta una ragione: questa tata qua è bravissima, e non ho intenzione di farmela scappare, almeno finché Gabriele non andrà al liceo.
Insomma, succede che qualche sera fa rientro a casa e lei mi ha preparato la nota degli avvisi della scuola. Tra questi spicca il possibile sciopero del 17. La tata è molto infastidita dagli scioperi, perché li considera manifestazioni di non rispetto delle istituzioni. Allora io le dico che sì, lo sapevo, e che al mattino, a scuola, avevo parlato con alcune mamme della necessità di supportare le iniziative contro la riforma Gelmini. Lei mi guarda un po’ stranita. Io le dico di che si tratta. Lei non batte ciglio fino a che non arrivo al punto del rischio per il tempo prolungato. E lì è mia (niente tempo prolungato a scuola = mezza giornata di impegno in più per lei, e anche se significa più soldi, lei non ha più vent’anni, e insomma preferirebbe evitare).
Le parlo delle email al Presidente della Repubblica, e mi chiede il link. Glielo manderò via email, insieme a tutte le altre informazioni del caso.
Ovviamente però non finisce qui. Nei giorni seguenti si informa presso le mamme e le nonne. Ieri sera mi fa il suo resoconto.
“Guarda, Giuliana, io sono senza parole. La nonna di X, che lavora al ministero, mi ha raccontato di quelle cose! Mi ha detto che secondo lei – ma tu non dire niente, mi raccomando – stanno preparando una dittatura! Abbiamo letto insieme il decreto. Lei sbiancava man mano che andava avanti. Mi ha fatto vedere delle cose nascoste, che uno che non c’è dentro non vede nemmeno… Una cosa, ma una cosa!!!”
Io gongolo. Lo sciopero non si configura più come insubordinazione, ma come coscienza civile. Alè. Poi ci mette il carico da undici.
“La nonna di X mi diceva anche che – ma tu non dire niente, mi raccomando – è molto delusa dal suo partito. Lei non ha votato per quelli che sono al governo…”
A questo punto è necessaria una precisazione. La tata è una persona molto riservata. Gli argomenti tabù, per lei, sono diversi, ma i principali sono: la religione (nel senso che, pur essendo cattolica osservante, per lei la religione è una cosa molto personale), la fede politica, i soldi, il sesso. Come molti, del resto. Quindi interpreto il suo strappo alla regola come un segnale di profondissima indignazione.
“…Però si aspettava che i suoi facessero qualcosa, e invece hanno lasciato passare di quelle cose, ma di quelle cose…!!!”
Ecco, la tata ha continuato a parlare, nonostante l’ora di cena a casa sua fosse passata. Alla fine volevo quasi parlarle della Fondazione Daje. Poi ho pensato che era meglio non esagerare. Ma magari per le prossime elezioni farò un po’ di pressione in più.
Veltroni, dimmi grazie! E medita sul dolore che stai dando a queste signore!
4 commenti:
Insomma, tutta la vicenda mi ricorda una similare accaduta a mio fratello il quale, da ateo, affidò i filgli ad un asilo retto e sorretto da suore... tu almeno hai convertito la tata :)
Mercoledì 15/10 ho partecipato all'assemblea organizzata dalla scuola elementare di mio figlio per "chiarire le idee" sul Dl Gemini e tutto ciò che ci gira intorno. Ho ascoltato attentamente i tre interventi in programma e ho cominciato seriamente a preoccuparmi del futuro della nostra scuola pubblica. La prima domanda da parte di noi genitori è stata "Ma cosa possiamo fare concretamente noi genitori per aiutare?" La risposta, visto l'allarmante disinformazione che circonda l'argomento, veniva da sé: "informate!". Io non sono una giornalista e la divulgazione non è il mio mestiere, ma nel mio piccolo volevo cercare di dare il mio contributo cercando un modo per provare ad uscire da questa semplicistica comunicazione basata sugli slogan.
Ho creato un blog, "Viva la scuola" http://vivalascuolainfo.blogspot.com/ con l'idea che potesse essere un mezzo per informare e anche un punto di aggregazione e e di confronto. Ovviamente ho bisogno della collaborazione di tutti, prima di tutto per diffondere l'indirizzo web del blog, poi proprio in modo diretto postando commenti, le vostre opinioni, articoli (citandone le fonti) , foto o quant'altro si pensi sia utile alla comunità, mandando il materiale da pubblicare all'indirizzo -mail che ho creato appositamente vivalascuolainfo@libero.it . Se poi qualche riga venisse anche da £firme" conosciute sarebbe fantastico.
Questa è un'iniziativa mia personale che spero venga accolta positivamente da tutte le persone che hanno a cuore il futuro dei nostri figli.
Ringrazio in anticipo tutte le persone che daranno un contributo anche solo a diffondere una piccola informazione.
Donatella D'angelo
(mamma di un bambino che frequenta la scuola elementare L. Galvani a Milano)
grazie, tabatha. intanto ti linko subito
E son soddisfazioni, eh!
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