martedì, luglio 03, 2007

Poesia

Ancora un matrimonio, la mia amica/socia/collega Lasimo. Durante la cerimonia è stata letta questa poesia. Che sia un augurio per tutti, anche per gli irriducibili.

Lovers infinitenesse
di John Donne

If yet I have not all thy love,
Deare, I shall never have it all;
I cannot breath one other sigh, to move;
Nor can intreat one other teare to fall.


And all my treasure, which should purchase thee,
Sighs, teares, and oathes, and letters I have spent,
Yet no more can be due to mee,
Then at the bargaine made was ment,
If then thy gift of love were partiall,
That some to mee, some should to others fall,
Deare, I shall never have Thee All.


Or if then thou gavest mee all,
All was but All, which thou hadst then;
But if in thy heart, since, there be or shall,
New love created bee, by other men,
Which have their stocks intire, and can in teares,
In sighs, in oathes, and letters outbid mee,
This new love may beget new feares,
For, this love was not vowed by thee.


And yet it was, thy gift being generall,
The ground, thy heart is mine; what ever shall
Grow there, deare, I should have it all.


Yet I would not have all yet,
Hee that hath all can have no more,
And since my love doth every day admit
New growth, thou shouldst have new rewards in store;
Thou canst not every day give me thy heart,
If thou canst give it, then thou never gavest it:
Loves riddles are, that though thy heart depart,
It stayes at home, and thou with losing savest it:
But wee will have a way more liberall,
Than changing hearts, to joyne them, so wee shall
Be one, and one anothers All.


Traduzione, perché non è proprio l'inglese del Financial Times.

Infinità d’amanti

Cara, se non ho già tutto il tuo amore,
Mai più l’avrò, perché non ho più fiato
Da sospirare, né riesco a convincere
Un’altra sola lacrima a buttarsi.


Tutto quello che avevo per comprarti
- Sospiri, pianti, lettere e promesse -
L’ho bell’e speso, e non posso pretendere
Più di quanto era inteso nel contratto.


Se il tuo dono d’amore fu parziale
- Un tanto a me, un tanto a qualcun altro -
Cara, giammai t’avrò tutta per me.


O se m’hai dato tutto, tu m’hai dato
Tutto quello che avevi a quel momento;
Ma se da allora nel tuo cuore è nato,
(O nascerà) un amore per qualcuno
Che ha ancora le riserve intatte e può,
Con lacrime, sospiri, giuramenti,
E lettere, offrirti più di me,
Questo amore può creare turbative,
Perché tu non l’avevi sottoscritto.


Da ciò discende che, se è mio il tuo cuore,
La donazione essendo senza clausole,
Anche ciò che vi nasce, cara, è mio.


Ma io non voglio avere ancora tutto,
Chi ha già tutto non può più avere nulla,
E dato che il mio amor cresce ogni giorno,
Dovresti riserbargli nuovi premi:
Non puoi darmi il tuo cuore tutti i giorni,
Se puoi darlo, vuol dir che non l’hai dato.


È un enigma, l’amore: il cuore parte
E sta a casa; lo salvi, se lo perdi.
Ma noi avremo un modo più munifico
Che non scambiarci i cuori: appiccicarli,
Da esser, l’un dell’altra, un cuore e un tutto.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

In inglese è magnifica!

Annachiara ha detto...

E certo che l'amore che può creare turbative smorza ogni slancio....

pOpale ha detto...

L'hanno letta in inglese o in italiano ?

Giuliana ha detto...

l'hanno letta in italiano, ma in una traduzione diversa, molto meno "contrattuale", se così si può dire. quindi, niente turbative nella versione audio di lunedì :)