lunedì, ottobre 29, 2007

Trattamento gastronomico dei sensi di colpa: l'Osteria della Madonna

Sabato il programma prevedeva di essere a casa di amici a Bereguardo alle 19.00, aperitivo e poi cena. Poi però salta fuori che alle 18.30 sono ancora in ufficio. Allora mi scuso ma tolgo le tende.

Senso di colpa per lo scarso attaccamento al lavoro dimostrato al sabato sera. Mi sento una lavoratrice inaffidabile.

Arrivo a casa senza fiato, Gabriele non mi rivolge la parola perché sa che rimarrà a casa con la nonna, cerco di coinvolgerlo, ma lui niente.

Grande senso di colpa perché ho valutato che fosse meglio per tutti se il bimbo fosse rimasto a casa, potendo per una volta approfittare della presenza della nonna. Mi sento una mamma superficiale.

Mi cambio al volo, ho già mezz’ora di ritardo. Alberto riesce ad uscire senza troppi problemi, io invece rimango con Gabriele appiccicato alle gambe che proprio non ne vuole sapere di lasciarmi andare.

Senso di colpa enorme perché in tutta la settimana appena trascorsa ci saremo visti sì o no per un paio d’ore. Mi sento una pessima mamma.

Facciamo uno scambio. Stasera mi lascia andare, e domani stiamo insieme tutto il giorno.
Troppo poco.
Andiamo a vedere Ratatouille al cinema (ma non insisto troppo, è molto probabile che non ci si potrà andare).
E ovviamente non basta.
Gli regalo un Gormita. Questo funziona. Ma i Gormiti devono essere di più. Apre tutte le dita delle mani, come se ne avesse 5 o 6, di mani. Ok. Domani Gormiti. Stasera però fai il bravo. Ok. Buona serata, mamma. Ho appena comprato mio figlio con degli orribili mostriciattoli. Mi sento un politico di bassa lega, una specie di Cetto Laqualunque.

Sono consumata dal senso di colpa perché ho messo in atto esattamente uno dei comportamenti che più facilmente mi irritano negli altri genitori. Mi sento una mamma che predica bene e razzola male.

Però andiamo. Il nostro amico ci annuncia che ci porta all’Osteria della Madonna. Battute scontate e irrilevanti.

Peo, il proprietario, è un signore piccolino, dall’età imprecisata, capello nero un po’ lungo tenuto su con un cerchietto, che parla con gli avventori, gira come una specie di Diavolo della Tanzania per il ristorante e dà ordini a destra e a manca. Ci fa sedere e 10 secondi dopo sulla nostra tavola si materializzano acqua, vino (una Bonarda prodotta dai suoceri) e piatti di antipasti.

Mentre gli antipasti si portano via il mio senso di inadeguatezza come lavoratrice (pura poesia, gli antipasti: frittatina al pesto, torta salata, tortino di funghi, formaggio impanato, prosciutto crudo, coppa al vino e melone) Peo viene a recitarci la lista dei primi. Che 10 secondi dopo la sparizione dei piatti vuoti compaiono e ci allietano: straccetti ai funghi porcini, gnocchi di zucca burro e salvia, pasta e fagioli, pennette salsiccia e radicchio. Gli aromi che ci circondano mi fanno accettare un po' di più il fatto di non essere proprio una mamma modello.

Meraviglia.

I secondi non sono da meno: ci arrivano davanti, sempre in temi da record, fegato alla veneziana, petto d’anatra all’aceto balsamico, tagliata di manzo, filetto ai porcini. Mi dico che forse posso considerarmi almeno una "madre sufficientemente buona".

Sui dolci mi dicono che ci sia stato un calo di performance, ma il mio sorbetto al limone con la vodka era molto buono – e abbondantemente condito di vodka.

Senso di colpa? Neanche per sogno.

Quindi, grazie Peo!

Osteria della Madonna
da Peo
via Cardano 63ang. Via dei Liguri
Pavia (Zona Duomo)
tel 0382/302833
osteriadellamadonna@todine.net

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma ti prego, hai amici a Bereguardo? La cascina dove vivo è proprio lì. E l'Osteria della Madonna è un must della cucina pavese: dopo un po' ti stufa, ma le prime volte che ci vai è il paradiso.
Ti perdono di non averci avvisati solo perché questo weekend eravamo a Torino... ;-))))

Giuliana ha detto...

lo so, Chiara, infatti ti ho pensato, però sapevo che saresti stata a torino :))
una volta si organizza, ok? (a me piace moltissimo anche mangiare alla viscontea, eventualmente...)

scrittricexcaso ha detto...

guarda che anch'io compro mio figlio ( il secondo di 8 anni) con i gormiti e le tue uscite mi ricordano le mie...come x il lavoro mi sento non mai abbastanza ma...l'abbastanza quanto è????

p.s. se vivi a Pavia la prox volta che sono lì x lavoro ti avverto e poi proverò sicuro Peo il riscaldacuori!!!

Giuliana ha detto...

scrittrice, vivo a milano, ma pavia è veramente vicina.
in effetti, vivere a milano sposta in avanti di un bel po' "l'abbastanza", con tutti questi assatanati di lavoro :D

Annachiara ha detto...

Poi una volta mi racconti cosa sono i gormiti. Spero che per me sia ancora presto.
E comunque interessante la storia di Winnicot...mi ricorda un po' winnie the pooh...il nome, intendo!
Mia madre, una rompicoglioni senza limiti, quando noi eravamo piccole usciva regolarmente almeno due volte la settimana, pur lavorando e tutto. Diceva che bisogna dedicare del tempo anche al rapporto di coppia....

Giuliana ha detto...

annachiara, tua madre ha tutta la mia stima e la mia ammirazione. e poi, così a occhio, ti ha tirata su bene!
quanto ai gormiti sono dei mostriciattoli inventati da giochi preziosi, se non sbaglio, giusto così, per provare. nel giro di qualche settimana tutti i bambini avevano la loro collezione. un successo di marketing senza precedenti. si comprano in edicola e sono accompagnati da una carta di quelle tipo le carte per i giochi di ruolo.
pensa che qui le ludoteche organizzano pomeriggi a tema in cui i bambini si possono scambiare i doppioni di gormiti...
(io ci ho provato a non entrare nel tunnel, ma senza accorgemene mi sono ritrovata accerchiata da mostriciattoli orrendi regalati dalle nonne, le tate, gli amici...)

Felipegonzales ha detto...

sabato alle 18.30 in ufficio? e ti senti in colpa? e sei anche mamma?
però!

Giuliana ha detto...

felipe, dove lavoro io il senso di colpa lo mettono nelle macchinette del caffè :)

marge ha detto...

Ma quale senso di colpa.........se tu non ti svagassi un pò saresti una mamma magari più presente ma anche più nervosa........

Giuliana ha detto...

suysan, finalmente una mamma sensata! com'è che sono circondata da mamme annullate nei figli? io non potrei mai, ma so che quando lo dico c'è sempre chi storce il naso...

marge ha detto...

Purtroppo è molto facile farci prendere dai figli e dai loro bisogni....secondo me tu fai bene a prenderti degli spazi per te

Giuliana ha detto...

suysan: :)

Anonimo ha detto...

Sai che non ho mai mangiato alla Viscontea? Del resto siamo bereguardesi solo d'adozione... ;-)
Cmq, mi piacerebbe molto riuscire a combinare, quindi fatti viva quando riesci a uscire dal tunnel del senso di colpa :-)

Giuliana ha detto...

chiara, sì, dai, volentieri. e la viscontea vale proprio la pena!