giovedì, marzo 25, 2010

Stati di grazia e esperienze straordinarie. Seee...




Gravidanza e parto si portano dietro un sacco di luoghi comuni. Mille anni fa ho scritto questo post, che ora riprendo e attualizzo, avendo recuperato un po’ di freddezza verso gli argomenti che trattavo. (Cioè, non ne sono così sicura, in realtà la penso ancora allo stesso modo, ma vabbè).

La gravidanza è uno stato di grazia
Per il ginecologo sicuramente, vista la frequenza delle visite (“privatamente, signora, mi raccomando, se no come faccio a darle l’appuntamento per il giorno giusto?” “eh, certo” “eh”). Che poi, la visita di per sé in gravidanza è anche peggio di quella normale. Perchè non solo ti trovi davanti a un semisconosciuto a farti stoccacciare, ma soprattutto devi farti pesare! Ecco, questo è veramente umiliante.
Come pure discutibile è il fatto di trascinarsi in giro con una confezione o due di acqua minerale cucita alla pancia: non la definirei grazia, ecco.
E gli ormoni? Parliamone: in gravidanza una ha certi ormoni che sembrano dei tacchini da farcire, che la sera devi portarli fuori a fare pipì. E le reazioni da adolescente? Neanche questa la definirei grazia.
Senza contare che non puoi più bere, non puoi più fumare, giustamente, eh? Solo che in questo caso se ti azzardi a sgarrare (io per esempio avevo contato i tiri di una sigaretta e ogni giorno me ne concedevo un certo quantitativo, concessomi dal ginecologo. Poi dici che uno diventa dipendente da Farmville) gli altri ti guardano come se volessero dirti “assassina!”: son cose brutte, signora mia. E quando non puoi mangiare un sacco di cose per via della toxoplasmosi? Io non sono un’amante della carne, ma in quel periodo avrei ucciso per una fetta di salame. 
E i negozi prémaman, che ti propongono di vestirti come un’imbecille?
No, direi proprio di no, grazia una beata.

Il parto è un’esperienza straordinaria
Sì, come avere un flirt con Jack lo Squartatore. 
Fare il cammino di Santiago de Compostela è un’esperienza straordinaria, lanciarsi con il paracadute è un’esperienza straordinaria, seguire i pinguini durante la loro migrazione è un’esperienza straordinaria. Partorire è un’esperienza splatter. Chiedetelo alle ostetriche. Chiedetelo a mio marito. 
e no, non si dimentica. Come fai a dimenticarti della volta in cui hai creduto seriamente di aprirti in due come una cozza e ti sei trovata a chiederti come avrebbero fatto poi a ricomporti un minimo?
Secondo me, le donne che dicono di essersi dimenticate del dolore del parto sono anche quelle che poi aggiungono: “altrimenti nessuno partorirebbe più, e l’umanità finirebbe”. Apprezzo il pensiero in una chiave strettamente demografica, ma no. Bimbe, se sentite il crudele ticchettio dell’orologio biologico, fatevene una ragione: fate pure un bambino, se ci tenete, ma sappiate che farà un sacco male.

Voi che esperienza avete, al proposito? Avete vissuto lo stato di grazia e poi dimenticato il dolore? O no? Se me lo raccontate qui, tra i commenti, vi metto in lizza per ricevere un po’ di pannolini, che male non fanno. Se lo raccontate sul vostro blog, magari ci vediamo a breve. Il regolamento e tutto il resto qui.
Questo post partecipa a Mamma che ridere!

10 commenti:

Silvia gc ha detto...

Ma guarda... io ho capito solo dopo che in effetti un residuo di stato di grazia c'è, nella gravidanza.
E' l'unico momento in cui ti puoi riposare senza avere troppo sensi di colpa (anzi ti guardano anche con condiscendenza e tenerezza)... e, soprattutto, è l'ULTIMO!

Giuliana ha detto...

è vero, è l'ultimo :D
ma a te hanno mai ceduto il posto nei mezzi pubblici, per dire? a me al massimo hanno evitato di arrotarmi sulle strisce pedonali :S

Chiara Trabella ha detto...

Giuliana, non vorrei demolirti, ma evitavano di metterti sotto solo perché si sarebbero fatti troppo male alla macchina. Lo sai, vero? ;-)

copyman ha detto...

Ovviamente parlo "relata referens", non avendo potuto assistere al parto dei miei figli, tuttavia aggiungerei alla lista DeMotivational le manovre di compressione che vengono effettuate sulla puerpera per assicurarsi che espella completamente eventuali residui di placenta e rimettere bene in sede l'utero.

VereMamme ha detto...

come sono stati i commenti quella prima volta? le scandalizzate ti hanno demolito vero? invece ora ci ridiamo su insieme... anzi, c'è stato qualcuno in Francia che deve averti letto, evidentemente no? :)
http://seidimoda.repubblica.it/fotovideo/home/23760731

Silvia gc ha detto...

Posto sull'autobus????
Prova ad entrare in un'aula giudiziaria dove ci sono una quindicina di avvocati over 50 in attesa di discutere la loro causa e prova chiedere se per caso potrebbe essere chiamata la tua per prima dato che sei alla 41^ settimana di gravidanza e un quarto e potresti partorire anche li ed ora! Il minimo che ti rimedi è qualche commento becero sul fatto che faresti meglio a stare a casa a farti i figli piuttosto che intralciare le professioni degli uomini!
Ovviamente aspetti il tuo turno sperando che magari, se perdi le acque li e adesso, forse, per non bagnarsi la church's, ti fanno passare avanti...

Anonimo ha detto...

riporto in toto il commento di silvia.
Sono stata in aula giudiziaria alla 40° settimana, aspettando per tre ore in piedi senza che nessuno provasse pena per me.
E' vero che non chiesto mai nulla a nessun collega, ma ho rischiato veramente di partorire in tribunale.
Per la cronaca, una volta tornata a studio ci sono rimasta sino a tarda serata, poi la notte ho fatto la corsa in ospedale e la mattina alle 7,00 mia figlia è nata.

Giuliana ha detto...

prima cosa: che brutta gente gli avvocati :D
@lanterna: dici? eh, mi sa di sì
@copyman: tu sì che conosci il significato della parola splatter!
@veremamme: sai che no, invece? forse perché era il mio terzo post ;)

Mammamsterdam ha detto...

Guarda, io le due frasi le sottoscrivo in toto, nonostante il parto splatter e la gravidanza pesantuccia, e lo rifarei di corsa.

Sono esperienze che mi hanno dato moltissimo, poi evidentemente ho avuto culo con gli ormoni.

Magari puoi dirmi che evidentemente stavo messa proprio male per godermeli ma è stato così (si, il discorso di Silvia di essere cagata e puoi riposarti senza sentirti in colpa in parte c'entra, ma io non mi sono riposata e mi sento in colpa a prescindere).

Io, se non avessi il dubbio che la data di scadenza ormai è andata, lo rifarei di corsa, anzi, meno male che ho fatto la primipara attempata, se mi fossi messa a far figli apena sposata o appena ho capito che il capo era l'uomo con cui li arei voluti fare, magari stavo a quota 5 adesso.

Per dire che ogni persona fa storia a se, ma è bello condividersi certe cose e scorpire che altri le hanno vissute in modo completamente diverso.

Titti Zingone/Marketing Park ha detto...

Per l'8 Marzo ho segnalato una faccenda che mi sta molto a cuore, a proposito di parto in Italia http://marketingpark.tumblr.com/post/434256223/il-nostro-e-uno-strano-paese-anche-dove-non-ti (scusa se ci metto il link, ma il testo si commenta da solo e ci sono utili collegamenti esterni). Ciao a tutte!