C’è uno sport molto praticato nella mia azienda: lo spostamento delle persone da una stanza all’altra. Nessuno sa perché, e le ipotesi si sprecano. In realtà pochi di questi spostamenti hanno una motivazione reale, come ad esempio una riorganizzazione interna che miri ad ottimizzare i processi. No. Si vocifera che spostino le persone per giustificare i costi della logistica. Oppure per creare un senso di insicurezza, non facendo mai affezionare le persone alla propria sedia (meta-forica e metà-no), tenendole sempre nella consapevolezza che "si sta come d'autunno sugli alberi le foglie". Oppure è solo che il capo del personale sta facendo dei corsi serali di Feng-shui e si esercita su quello che ha.
Succede che un giorno qualsiasi uno degli addetti alla logistica viene da te e ti dice: “Giuliana, lo sai che devi spostarti?”
Io: “Devo spostarmi? Perché?”
Lui: “Non so, non devi chiederle a me queste cose”
Io: “Ok. Quindi mi sposto. Dove?”
Lui: “Nella stanza XY”
Io: “Ma è tutta piena, dove mi mettono?”
Lui: “No, anche loro si devono spostare”
Io: “Ah”
Lui: “Eh”
Io: “Dove?”
Lui: “Qui”
Dopo un breve ma assordante silenzio, la conversazione riprende.
Lui: “Allora, quando è meglio per te?”
Io: “Non so… La prossima settimana?”
Lui: “No, volevo dire: ora o durante la pausa pranzo?”
Io: “Vabbè, allora dillo!”
Lui: “…”
Alza le spalle, e con lo sguardo si scusa, ma insomma, il fatto è che tu ti devi spostare punto e basta. Subito.
Ok.
Mi alzo e raccolgo le cose. Ormai facciamo in fretta. Non appendiamo più niente alle pareti, niente oggetti personali sulla scrivania, perchè fanno solo perdere tempo in caso di spostamento.
E vado a ricominciare in un’altra stanza, con nuovi compagni di banco. Dove come sempre all’inizio si prendono un po’ le misure e di solito ci si schifa a vicenda, poi si comincia a rompere il ghiaccio, poi si riesce anche a divertirsi ogni tanto, poi si istituzionalizzano dei riti (il caffé, la sigaretta, la chiacchiera, lo sfottò, il capro espiatorio,…), poi ci si ritrova a pensare che sono proprio simpatici i tuoi coinquilini, e ci vai anche a pranzo, uno, due giorni, una settimana.
E poi arriva l’addetto alla logistica che ti dice: “Giuliana, lo sai che devi spostarti?”
Miiiii, che stress!
8 commenti:
Finchè devi spostare quattro carte non c'è problema, cara Giuliana. E' quando ti "promuovono" che devi stare attenta.
In genere questa è la prassi: ti chiamano dal boss (direttore commerciale o chinefaleveci), comincia elogiando sperticatamente le tue doti (questo dovrebbe già insospettire), anche quelle che pensavi di non possedere,poi passa al ritornello che sei sprecato nel posto che occupi, e quindi - guarda caso! - c'è un posto libero che fa proprio al caso tuo, con tanto di emolumenti da favola (solo se ti impegni come un pazzo) e bla bla bla.
Normalmente avviene che ti senti dentro un misto tra la Montalcini, Einstein e Marcello Lippi, e quindi non puoi non accettare.
Dal nuovo posto alla porta d'uscita in genere il passo è breve: 'azzo, ti avevamo dato una chance stupenda e non sei stato all'altezza, non fai per noi.
Ocio!
Devono istituire dei meeting tra responsabili di aziende per istruirli su queste cose...Fanno la stessa cosa nell'ufficio del mio ragazzo, solo che loro sono appena entrati e non si conoscono proprio...Quindi mescola che ti rimescola le carte....Alla fine faranno comunella tutti assieme grazie a questo sistema!!!Arma a doppio taglio...
Giuliana, come ti capisco. Lo spastamento di "stanza" con me ha funzionato così verso le 18:30 di un venerdì arrivano in stanza due del personale con degli scatoloni in mano e ci dicono da lunedì dovete trasferirvi in un altra sede (dovete perchè spostavano anche la mia ex compagna di stanza, al sesto mese di gravidanza in quel momento). Mi sono ritrovato un sabato pomeriggio a fare scatoloni per due!!!
ps: ho risposto al post ... bella davvero la collezione
Lo fanno perchè ci tengono che vi manteniate in buona salute! Lo spostamento è movimento, ed è consigliabile muoversi il più spesso possibile per mantenersi in forma! ;-)
Concordo con labelladdormentata... del resto sei una mamma in corriera... ^^ sono le nuove frontiere della "mobilità" lavorativa.
@ gabbiano: no problem, da noi è ormai prassi consolidata non promuovere. se servono posizioni più importanti, si prende gente da fuori. così poi si possono ricominciare gli spostamenti :)
@ coniglia: macchè, quel tempo è passato, ora la policy aziendale è non fare comunella :(
@ popale: allora vengo a trovarti!
@ bellaaddormentata: sì sì, ci tengono che rimaniamo sempre efficienti e in buona salute :P
@ abs: già :(
A proposito di spostamenti, sarò di nuovo a Milano da venerdì 2 a domenica 4 marzo. Ti lascio la mia mail, just in case....;-)
apetta@gmail.com
Hehheeh,
chissà chi ti capiterà adesso!
Siamo stati vicini pure noi ricordi?
Sulla macchina di Maurizio!
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