“Bello il nuovo look [del blog], ma… non scrivi da un mese???!!!”
Ops. Vero. E chi se ne era accorto. E sì che è stato un mese intenso.
Per esempio questa cosa del blog da cambiare ce l’ho in canna da mò, ma poi tra una cosa e l’altra ci ho perso un sacco di tempo inutilmente. È che dicevo: “Marito, ti piace così?” e lui: “Mmm… sfigato”, e io: “E così?” e lui: “No, troppo sminchiasminchia”, e io: “Adesso?” e lui: “Peggio mi sento”. Perciò ho fatto di testa mia. (Ora però se ci fosse qualcuno in grado di aiutarmi nel cambio di manteiner per il dominio io gli sarei eternamente grata, che c’ho provato a chiedere a Aruba e mi hanno risposto una cosa che me la stanno traducendo a Palo Alto, e non so se ne verrò a capo. Grazie infinite).
Poi (cioè subito prima, ieri e l’altro ieri, insomma) c’è stato un week end de paura. 14 famiglie di blogger in agriturismo: c’erano tutti i presupposti perché diventasse un incubo, e invece è stato sublime. La cosa bella è che le protagoniste sono state davvero le famiglie, e per una volta la blogosfera non è stata per niente autoreferenziale.
Siccome non era un segreto, ecco i personaggi e interpreti:
Jolanda, mitica perché ha organizzato il tutto e per il ruolo chiave che ha ricoperto la sua famiglia nell’animazione della due-giorni. È anche l’unica a cui dedico una menzione speciale, perché se no ‘sto post diventa autoreferenziale lui; Veronica, Linda, Elisabetta, Anna, Chiara, Chiara, Valentina, Lorenza, Cecilia, Yummy, Flavia, Farmacia Serra. Bella la cumpa, no? E senza sponsor :D
[N.d.r. metto i link solo di chi so che non ha problemi, gli altri eventualmente li aggiungerò man mano. Le privacy policy sono una cosa moooolto delicata!]
Stringendo molto: i bambini (una trentina, dai 2 ai 13 anni) hanno razzolato in semilibertà, gli adulti hanno mangiato, giocato, suonato (percussioni, cimbali, chitarra, e perfino un karaoke professionale), cantato (se no che ci stava a fa’ il karaoke?), ballato. E se proprio dovessi definirlo con una parola, questo week end, lo definirei il week end dei talenti. Quelli veri, che stanno fuori dalla vita pubblica di ciascuno di noi. Insomma, impagabile.
Quindi week end fichissimo. Preceduto da.
Basilicata costi-quel-che-costi per una tre giorni e due notti vissuti precipitosamente, al seguito di un cliente straordinario e parecchio impegnativo. Mi porto a casa, come sempre quando vado da quelle parti, una valigia di pensieri che avrei voluto condividere qui ma non ce la facevo fisicamente. Però ho tenuto un falco in mano. Lo accarezzavo e lui mi guardava con un’intensità incredibile. E poi ho (ri)conosciuto, tra i convenuti, una collega che non immaginavo quanto fosse collega, e che bello di nuovo che esistano i blog se no.
Venezia, a parlare alla Digital Week. Di creatività partecipativa, insieme ad altri mille interventi strainteressanti. Lo confesso: ne ho approfittato per fare uno shopping velocissimo in un negozio di vestiti vintage, con la scusa che non c’erano indicazioni per andare da un posto all’altro della manifestazione e tra campi e calli ci si perde facilmente. Anche qua, un sacco di riflessioni, ma è passato troppo tempo.
Roma, non mi ricordo più il motivo preciso, ma mi ricordo il nome del posto dove Flavia mi ha portato a mangiare: Come magnava mi’ nonno. Nomen omen. Il consiglio di amministrazione di TTV si è tenuto tra un’amatriciana, una gricia e una cacio e pepe. Di che far rosicare tutti i Marchionne del mondo.
Milano, incontro in Mister Baby. 15 mamme fichissime che hanno detto: “Ma lo volete capire che quando una è mamma da poco ha bisogno di sentirsi adulta, non bambina?”. Ecco, io le avrei baciate in bocca, queste donne qui, da quanto le amo quando dicono queste cose.
Ora. Ciascuno di questi pezzi avrebbe meritato non un post, di più. Ed è inutile che dica che mi rimetterò in pari perché so già che non è così. Però questi viaggi e passaggi non passano invano, mai. Si porta in cascina, e si prende quando ce n’è bisogno.
8 commenti:
Troppo buona Giuliana, troppo buona! :-)
Mi piace il restyling ma ci metterei un po' colore in testata.
Ciao!
è stato bellissimo :)
Anche io devo rimettere mano al blog... Mi piace molto il sottotitolo (ma c'era anche prima?!?) e la nuova foto!
Perdona la domanda, ma.. L'indirizzo o il nome del negozio di Venezia?
Grassie..:-)
@jolanda: dovere, cara, dovere. e anche piacere, parecchio :)
@mdims: eh, ce l'avrei messo anch'io, ma sono a corto di fantasia e di grafici
@flavia: eheheh
@lorenza: il sottotitolo è cambiato, è nato da uno sbrindellato brainstorming con marito lungo la strada del ritorno, più o meno dalle parti di aulla. ovviamente a lui non piace, ma io sono uscita dal tunnel dell'approvazione :D
@silvia: eh, che domanda difficile. l'ho trovato perché mi ero persa, per cui... posso solo dirti che era dalle parti di campo santa margherita. ti dice qualcosa?
mi piaceeee, soprattutto la parentesi ;)
ma cosa vuol dire sminchiasminchia? uh?
(per il dominio, io non sono un genio, però se te lo puoi prendere direttamente con blogger, fa lui il reindirizzamento, vogliono circa 10 dollari all'anno e il contratto è in italiano. unico neo, mi pare non ci sia il dot it. era questo che volevi sapere? no, vero?)
sminchiasminchia significa sfigato, bulgaro.
per il dominio invece il problema è che io l'ho già registrato, con aruba, quando blogspot non offriva questo servizio, e adesso dovrei fare solo un cambio di manteiner, ma a quanto pare è un gran casino. aiutooo!!!
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