Io ho un problema con la musica, un problema grandissimo, addirittura invalidante: quando ascolto la musica dal vivo mi viene da piangere. Sempre. A prescindere da chi e come venga prodotta. Fa eccezione solo la musica che sento in metropolitana, forse perché il rumore di fondo mi distrae e non avviene, da parte mia, un vero e proprio atto di ascolto.
Questa cosa è veramente imbarazzante. Immagina di essere in un locale dove si suona jazz, per esempio, e renderti conto che al tavolo di fianco al tuo c’è una che si sta sciogliendo in lacrime. Mica perché canta Billie Holiday, eh, che allora potrebbe essere anche comprensibile; no, basta una che ha fatto tre lezioni al CPM (tanto di cappello comunque al CPM, è solo per dire che non deve essere necessariamente una professionista) e io non mi trattengo. Ecco, spesso i miei vicini di tavolo si trovano in questa situazione, e inizia un tam tam in tutto il locale, con tutti che si danno di gomito e si dicono “Guarda quella, guarda quella”, e a un certo punto la voce arriva alla cantante che mi rivolge un tenero sguardo e a momenti si mette a piangere anche lei. Ecco. Per fortuna è un sacco di tempo che non frequento i jazz club.
Però mi basta molto meno. Per esempio domenica scorsa, ero a casa di mia suocera. Sentiamo arrivare della musica, e lei dice che deve essere il genero della signora di fianco che ogni tanto va a farle la serenata con la fisarmonica. Visto che dovevamo comunque passare a salutare, approfittiamo del concertino. E lì la sorpresa: il fisarmonicista c’era, ma chi stava suonando in quel momento era il nipotino di 8 anni con la sua tastiera. Era bravo, molto bravo per avere quell’età, e soprattutto straordinariamente a suo agio nonostante la piccola platea che lo osservava; come se fosse nato per suonare. Il che probabilmente è vero, perché questo bambino ha scoperto di avere l’orecchio assoluto a 5 anni. Già l’orecchio assoluto (che è la capacità di riconoscere qualunque suono, ad esempio sapere quando una nota è un fa oppure un do, senza avere punti di riferimento) è una dote parecchio rara, pare ce l’abbia solo il 5% della popolazione; la vera difficoltà sta però nell’accorgersene, perché la maggior parte delle persone che ce l’hanno se ne rendono conto solo in occasioni particolari, tipo esami al Conservatorio. Dunque, scoprirlo a 5 anni significa avere buone possibilità di diventare un emulo di Mozart. E mentre questo piccoletto suonava a me venivano i lucciconi, e cercavo di nascondermi e non ce la facevo, non ce la facevo proprio, non riuscivo a trattenermi dal piangere come una fontana.
Quindi, se mi succede questo in un contesto così banale, figuriamoci ai concerti. Lì non mi trattengo proprio, e consumo fazzoletti su fazzoletti, che neanche il più cattivo dei raffreddori di fine stagione.
C’è poi un tipo di musica che non posso proprio ascoltare, e non è un genere, ma un gruppo di strumenti: i tamburi (non le percussioni in generale, proprio i tamburi). Kodo, ad esempio, che credo sia bellissimo, mi trascina in quattro e quattr’otto sull’orlo di un attacco di panico. Ovviamente, appena la musica cessa (o io mi allontano, ma non è detto che riesca sempre, a volte rimango lì senza potermi muovere) passa tutto.
Ora, lo so che ci sono delle spiegazioni molto profonde di tutto ciò, e in parte posso immaginarle, perché rappresentano un pezzo importante della mia storia, ma insomma il punto è che così si fa veramente fatica. Per esempio è stato molto difficile quando Bruce Springsteen ha interrotto “The River” per chiedermi se poteva fare qualcosa per me…
16 commenti:
Ciuoè??? Come sarebbe a dire? Davvero Bruce Springsteen??? Guarda che io sono una credulona....
Comunque, se ti può rassicurare, anche a me capita la stessa cosa. Il peggio è che io devo seguire concerti sinfonici per lavoro, essendo addetta stampa. E non sai quante ho volte ho pianto ascoltando sinfonie e concerti. Con Dvorak piango praticamente sempre. Ed è preoccupante...!
Wow Bruce in persona? Pensala così ,magari tu hai questa peculiarità proprio perchè un giorno Bruce Springsteen doveva rivolgerti la parola....
Io ne ho un'altra di peculiarità, se sento una canzone dal vivo mi viene la pelle d'oca in tutto il corpo,e anche se la canzone è registrata e mi piace particolarmente...Fortunatamente è più facile nascondere il mio problema,mi è capitato di sentirmi chiedere da qualcuno vicino a me se avevo freddo in pieno agosto.
Mi sa che Bruce non mi avrebbe notato proprio :)
adesso, io dico: ma secondo voi, mie care commentatrici, esiste che il boss smetta di cantare perchè c'è una cretina che piange? ovviamente era un'iperbole...
ruben, fai un lavoro bellissimo! io non potrei, però, mi consumerei :)
io sono credulona, mettilo in conto per i prossimi post :)
pensavo che eri quella del video di "dancing in the dark" ;)
Fossi in te eviterei i concerti di Elvis Costello o di Bjork.
Io, con certa musica dal vivo, sono stata avvistata mentre levitavo a mezz'aria in completa beatitudine. Ma non capita piu' cosi' spesso, purtroppo per me.
saluti
Giuliana, per rassicurarti, ci sono un paio di rimedi omeopatici così sensibili alla musica da arrivare a piangere appena la sentono!
E comunque sei in ottima compagnia! A me si scatenano le lacrime alla minima emozione, tanto che in famiglia dicono che mi soffio l'anima nel fazzoletto!
Comunque anche io, come Popale, avevo pensato al video di Dancing in the dark!
ma lo sapete che io non l'ho visto dancing in the dark? credo che sarei ancora qui a sciogliermi...
anna paola, non ho capito se iltuo rimendio omeopatico fa piangere o fa smettere di piangere. perchè nel primo caso non ho proprio bisogno di pilloline, ce la faccio benissimo da sola :D
Considerato come funziona l'omeopatia, dovrebbe farti smettere...oppure sopportare con molta nonchalance questo piccolo fastidio.
Io ultimamente piango tranquillamente senza ritegno e ci scherzo pure sopra! ;-)
Kodo è fantastico, ho scoperto solo di recente questa musica e sto cercando un modo di riuscire a coreografarla.
Quest'autunno c'era stato un concerto a Milano, ma non ero ancora addentro e me lo sono perso. Spero di rifarmi al prossimo giro, perché dev'essere un'emozione pazzesca vibrare al suono di quei tamburi dal vivo.
Se ti può consolare, io piango quando ballo con Amelia in braccio. Sarà che mi ricorda la gravidanza, quando ballavamo davvero insieme, oppure i primi mesi quando lei era piccolissima e neanche la sentivo tra le braccia... ecco, stasera vado a un bellyhour con Amelia e mi devo ricordare di questa cosa, altrimenti mi metto a lacrimare davanti alle mie compagne di danza!
Ciao
Chiara
Ma che bella!
Sei sensibile, sei un'artista.
Capisco che sia invalidante.
Ultimamente ho anche io dei problemi a gestire l'emotività (non con la musica, ma fa lo stesso).
Per esempio non riesco ad andare al cinema.
Che ci possiamo fare? Io, per tirarmi su, cerco di convincermi di essere "speciale"
Tu lo sei di sicuro :)
qui trovi il video di dancing in the dark :)
http://www.youtube.com/watch?v=SkPPGjXlqig
grazie ale! una precisazione: io non sono quella che balla con the boss :)
BUUUUUUAAAAA''...no scusa Giuli è che stò ascoltando il mio Ipod e non sai quante canzoni strappalacrime mi sono scaricata;ieri notte poi con Bruno Lauzi ho consumato mezzo rotolo di carta igienica per soffiarmi il naso...che dici saremo casi gravi?
AH... a proposito...quando vieni da queste parti? Necessito, come ti anticipavo, saltarti al collo come un Koala!
Ti voglio bene
Graziella
Mi sembrava di si ;)
Ciao,
vi invito ad ascoltare un mio nuovo brano dedicato alle mamme.
Il titolo del brano è " VOGLIO STRINGERTI ADESSO " !!!
Per ascoltarlo, è sufficente andare sul mio sito www.tizianorupil.com e cliccare su Novità, e poi su Io le canto così.
Salutoni e buon ascolto.
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