Interno giorno. Stanza da bagno (la definizione è a beneficio delle agenzie immobiliari). Il pupo settenne sta espletando le sue funzioni corporali.
Pupo Settenne: “Mammaaa!!!”
Mamma (dalla cucina): “Che c’è?”
PS: “Puoi venire un attimo?”
Entra Mamma
PS: “Mamma, ma che lavoro fa papà?” (il lavoro che faccio io più o meno lo sa, bazzica di tanto in tanto nel mio ufficio)
M: “Lavora in un’agenzia di pubblicità”
PS: “Fa i cartelloni, gli spot, …?”
M: “No, si occupa di Internet, come me. Però lui fa i siti, sai quelli che ogni tanto ci fa vedere…”
PS: “…”
M: “…”
PS: “Senti, ma se questo lavoro non esistesse che cosa succederebbe?”
M (un po’ preoccupata, presentendo dove vuole andare a parare): “Beh… sarebbe un peccato”
PS: “…”
M: “…”
PS: “Ma… sarebbe un peccato o moriremmo tutti?”
M (mormora, mentre una lacrima le riga la guancia): “Sarebbe un peccato. E basta”
Due anni che questa cosa mi tormenta. Mio figlio ci considera degli esseri inutili. E lo dice con garbo, mentre sta cagando.
8 commenti:
E' sempre un gran posto per le riflessioni profonde...
Temo che i miei figli avranno più o meno gli stessi tormenti ;D!
Chissà perché anche a casa nostra le digressioni filosofico esistenziali hanno luogo in bagno.
Consoliamoci, a parte il medico e il fornaio, chi va un mestiere utile?
@bismama eh, è un momento di grande ispirazione, credo :)
@alessio sempre per citare mio figlio, il "riempitore di buche della strada", giusto per fare un esempio...
Conosco molto bene la location...hahahahaha...ancora rido...sei sempre fantastica Giuli e ti mando un super saluto.
Ciao
Graziella
:-)
Dopo questo tuo post è deciso ... mollo tutto spengo il computer e comincio ad arare i campi :)
dai almeno tuo marito fa i siti web, e io che invece compro spazi pubblicitari come lo spiego ai miei figli che lavoro faccio? quasi quasi non l'ho capito neppure io !!!!
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